mercoledì 22 dicembre 2021

Grande come il mare

Per chi una fede più non ha!

Alla ricerca della felicità, pensieri strani in testa che ne diresti fossi anche tu come me con dei pensieri strani che ti mandano all aria tutti i tuoi piani sto in esilio con la testa tutto quanto in tempesta sbatto i pugni per terra come farebbe un bambino, ma per tutto quello che so non mi sento compreso, disteso a terra in questa cazzo di guerra mentale.

Simone Garzelli

domenica 19 dicembre 2021

Lettera di una madre, caro figlio...


Caro figlio, tu non mi conosci e mai, forse, mi conoscerai; si suole dire che “I figli sono di chi li cresce” e questo è il mio più grande cruccio, il mio più grande rammarico, rimorso, rimpianto perché è la verità, la nostra verità; la genetica corrisponde…per cause e situazioni, in quel momento, né è valsa la tua tutela.

Chissà quale bellissimo senso avresti donato alla mia vita.

Non pensare che per te avrei voluto tutto questo e, se puoi, concedimi almeno tu il beneficio del dubbio, considerato che, per molti, avrei potuto gettarti nell’immondizia, giudicandomi per antonomasia; ti volevo figlio e il sangue sarà l’unica cosa che non potrà separaci o rinnegare il fatto che ti abbia amato.

Un figlio è tutto, siamo tutti figli.

Persuasa e condizionata dall’ inadeguata possibilità del vivere, ho dovuto separarmi da te e solo col dolore.

Certe condizioni, considerazioni e situazioni non si sarebbero fatte strada su di noi, convergendosi in altro, senza niente di tutto questo e forse, tu, ora, saresti stato con me senza accedere ad un percorso di tutela.

Il mondo è sempre più difficile e complicato, devi essere forte.

Se hai un po’ di me, penso proprio di sì, sappi che il tuo cuore non si deve mai arrendere. Ogni genitore, padre, madre, in quel fuggente io, per un figlio è essenziale ed unica finalità donare, donarti, una vita migliore a differenza di quella che io stavo vivendo, farti avere l’aspettativa che meriti per diritto di nascita, in quanto vita nascente, e di dovere, diritti rivolti alla tua crescita, ai tuoi ricordi, al tuo presente e al tuo futuro, per me in quella vita, in quell’oblio, impossibile da assicurarti.

Ti ricordo nove mesi in grembo: i tuoi singhiozzi, e il tuo piacere per la musica, qualche “gobbo” di piedino e manina...

Caro figlio, prendi tutto ciò che ti spetta di appartenenza, vivi con intensità ogni cosa nel suo bene e nel suo male, riscatta sempre te stesso, io sarò sempre con te, nel tuo sangue e questo nessuno potrà mai dissolverlo.

Non giudicarmi, ho provato a non darti la sofferenza, solo quello che tu, figlio mio, meritavi.

 

lunedì 13 dicembre 2021

Anime perse

Testimoni di un tempo né anche troppo lontano per essere dimenticato, in cui riecheggiavano urla, pianto, solitudine, stigma, dolore.

I loro volti, la loro storia che pochissimi verranno mai a conoscenza, è la testimonianza dell’incapacità di quella medicina che avrebbe dovuto curarli e non sedarli pesantemente con metodi brutali e animaleschi.

Loro stanno li, muti testimoni, ma che urlano a chi ha ancora un’anima, tutto il loro dolore, tutto l’orrore che si sono portati dentro e che continua a esistere ancora oggi.

Alfredo Winter



lunedì 29 novembre 2021

Sola e libera

Donna stamattina sai di buono

con una danza di colori sul volto, triste e umiliato

sei stata la tela su cui lui ha messo il suo marchio

doveva essere il tuo amore di vita

non dirai mai che è stato lui

tu vuoi credere a lui, a te a questo amore

intrappolata nella tua dolcezza

sei fragile

immagini ancora un'amore meraviglioso

ti dici da sola "Cosa faccio? Non sono niente..."

scappa donna e denuncia

tu sei forte e libera e puoi essere felice.

Laura Libardo



Sogni

Sotto braccio a te, che ti stringi per il vento freddo 

sei come una presenza luminosa accanto a me, che rischiara la mia anima da troppo tempo in ombra.

Lo vorrei fermare questo tempo con te accanto, mi limito a guardare i tuoi occhi luminosi, le tue labbra, 

i tuoi sorrisi, ascoltare la tua voce argentina.

Sono belli i tramonti ma con te accanto tutto diventa esponenzialmente più bello, unico, un frammento di eternità che si ferma nella mia mano.

Cerco di stringerlo, ma mi accorgo che è sabbia e scivola tra le dita.

Alfredo Winter


sabato 20 novembre 2021

Ricordo d'infanzia


Viva,

Il sole, il calore arriva sempre al fiore

La luce della prima età

Mi inebria di beatitudine,

certezza dell’eternità

muta, nata, grata.


Laura Libardo

martedì 9 novembre 2021

Word Is War

E combatto anche se mi sento costantemente inadatto è una lunga fila per il dimenticarsi, per lasciarsi andare, lontano da questo schifo che mi hanno fatto, perché è la verità che è piena di merda e di sangue, dunque andiamo avanti per altri lidi alla ricerca di un angolo di pace dove possa riposare la mia mente avvelenata da queste radiazioni, scontrandosi contro i canoni della modernità di questa buia e tempestosa realtà. Il fatto è che se ti piace la pioggia è perché ci avvolge in un candido abbraccio, lungo le rive del fiume, dove scorgo un luccio affamato in cerca di cibo Non ero credibile come divo, mi conoscete a malapena perché avete visto solo il lato più buio e tempestoso, quello più forte e grintoso no, quindi silenzio. 

Sorry mama for my vida loca

Simone Garzelli





Lies

Per tutte le bugie che ci raccontano nel jet set c'è un mare di merda che compiono tutti i giorni 

Basta lies lies 

Bugieeeee 

Ho avuto a che fare contro chi comanda e ti assicuro che non è stato piacevole, la violenza psicologica lascia lividi invisibili con il freddo e la realtà mettono i brividi; c'è un mostro che si scatena ogni qual volta noi non obbediamo ci fanno credere di essere malati o ci fanno ammalare, sul serio, perché la nostra parola non conta, è una guerra psicologica non so se mi spiego, io ci annego e ogni volta tento di risollevarmi dalla sabbia, vogliono quello che abbiamo vogliono il potenziale della mente umana, il male cambia forma e cresce con nuove idee perché l'erba cattiva non muore mai, son tempi duri e saranno guai.

Simone Garzelli

mercoledì 3 novembre 2021

Ritorno dagli amici: Montioni

 

Siamo partiti alle 9.30 con due furgoni di cui uno era stato noleggiato e guidato da Fabio, il nuovo autista dell’associazione. Dopo una sosta all’autogrill siamo arrivati al palazzo della Vigna. Nicola riconosce a Fabio che è diventato subito capace di gestire il gruppo e il mezzo in autonomia. Una bella performance per essere la prima volta. In realtà, Fabio era stato addestrato da Nicola le settimane avanti alla partenza. Insieme hanno fatto quattro uscite col furgone di Mediterraneo durante le quali Fabio ha ripreso

confidenza con le dimensioni di un mezzo più grande. Fabio nella sua vita ha guidato camion e mezzi blindati adibiti al trasporto valori, è un professionista della strada ma accetta i consigli di tutti noi e da sicurezza.

Siamo arrivati alla struttura, Palazzo della Vigna, verso le 12:00. Nicola si sorprende per l’estrema cura della casa e delle attenzioni di Ania e Lorenza nell’accoglierci; “è come se non fosse passato il tempo, è passato già un anno dall’ultima volta in cui ho accompagnato l’ultimo gruppo”, dice Nicola.

Il pollaio in costruzione è stata la prima sorpresa. Sembrava una casetta gioco per bambini. È quasi finita, aspetta solo i polli che Ania, ci ha spiegato in seguito, non verranno mangiati. “Il piacere di avere cura degli animali”, dice Ania continuando “Forse, la prossima primavera, potremmo gustare qualche uovo”.

Dopo i saluti, gli abbracci iniziali e un’escursione nel vicino sentiero dell’allume, abbiamo iniziato a pranzare. Riso con salsiccia e funghi e a seguire torta di mela.


Nel pomeriggio, Sara, Alfredo, Virginia, Simone, Paola e Paola hanno preparato delle mostruose zucche di Halloween.  Siamo poi andati a fare visita a Suvereto. Virginia è riuscita ad arrivare in cima alla rocca. Un bel panorama ma soprattutto una sfida.

In gruppo abbiamo preparato la cena a base di vellutata di zucca e bracciata.

Bellissimo essere di nuovo tutti insieme: 19 persone da Livorno, due da Rosignano, due da Piombino e cinque dall’Elba.

Dopo cena: musica, giochi di società e karaoke curati, in modo particolare, da Lorenza.

È andato tutto liscio.

Il giorno dopo abbiamo preparato insieme il pranzo e con calma siamo rincasati a Livorno nel pomeriggio.

 

La Redazione