mercoledì 16 ottobre 2024

Pietro Antonio Di Vita

Poesia che scrisse a me, il mio amico Pietro, un 19 Agosto di qualche anno fà, così facendo spero che Pietro, al Pascoli, gli faccia piacere nel rileggerla e che venga così pubblicata:

L’amico è buono come il pane

E dolce come il cane,

quando ti tende le zampe.

L’amico, se è amico, è tutto gambe

Per soccorrerti nelle difficoltà.

Lui per te è assulutà bontà,

non vuole, non chiede e non pretende,

innamorato del suo fare azioni in crescendo per te.

Non si stanca, non si sfiducia, lavora

per te che hai bisogno, ad occhi chiusi e mente

che è sempre rivolta a te anche nella quiete

che invade di notte la sua mente.

L’amico…Ti ama!!!!


Poesia di: Pietro Antonio Di Vita


Pensandoti, la tua amica...

Virginia Gasperini

venerdì 4 ottobre 2024

 

LA STORIA DELLA BEFANA CHE VENIVA DAL MARE


La Befana, che veniva dal Mare,

     perse la gioia di ridere e cantare.

Così un giorno, triste ed avvilita,

     con grande rabbia, tentò, di togliersi la vita.

Chiedendo a Dio perdono, la morte lei aspettava,

     ma Lui impietoso, invece, la salvava.

E’ così che la Befana entrò l’S.P.D.C.

     ed in tutto quel che vien dopo di lì.

Dopo due mesi, quel reparto lei ha lasciato,

     ma dentro di sé, ormai tutto era cambiato.

Ormai la sua vita, si era stata spezzata,

     anche di battesimo, il suo nome, si era cambiata.

E’ in un C.S.M. che comincia la sua nuova vita,

     tra strana gente, sconosciuta, ma si sentiva capita.

Così il suo dolore, con gli altri ha condiviso,

     e pian piano è tornato, per lei, il canto, il suo sorriso.

Tra tante brave persone, tristi e sfortunate,

     che dal mondo venivano scansate.

“Gli Altri Siamo Noi” quel gruppo A.M.A. fù chiamato,

     dai loro sogni e racconti, qualcosa di nuovo era nato.

Tanta voglia di vita, speranze e novità,

     che adesso, vi vado a raccontar.

Così trasformarono l’allora “Mediterraneo” polisportiva,

     in associazione “Mediterraneo” , così solare, forte ed attiva.

Che tante cose belle, han saputo fare,

     partendo dallle barche, a fare uscite in mare.

Sembrava tutta una grande magia,

     si progettava alla grande, si ridimenzionava, e via.

In quegli anni anche il centro P.R.O.V.I.A.M.O.C.I. era nato,

     a riprendersi in mano la vita, ognuno era stimolato.

Organismo ponte, tra territorio e psichiatria,

     gestita da utenti, per Livorno, una vera sciccheria.

La nostra Rete di Utenti fù fondata,

     a stimolar, tutti gli utenti, era impegnata.

Dall’associazionismo, all’Auto-Mutuo-Aiuto,

     tutti orgogliosissimi, per quanto era accaduto.

Così detta, sembra una favola meravigliosa,

     dietro in realtà, c’è di tutti, un gran lavoro che non ha posa.

Oggi recovery, tutto ciò viene chiamato,

     è stato il buon servizio, che la Befana ha accompagnato.

Ognun dava del suo, con pazienza e dedizione,

     capovolgendo così, una tragica situazione.

Che se pur non è risolta, e chissà mai se lo sarà,

     gratificando un po’ tutti: uno sforzo, per una serenità.

Ma un brutto giorno la pandemia è arrivata,

     dicono che è per questo, che la situazione è peggiorata.

“La cosa è così chiara, lampante, e si sa,

     troppe spese, mancano soldi e niente più si farà.”

E così penso all’amico Alfredo...

“Ma chi l’ha detto che i soldi non fan la felicità?

     certamente, non è questa, la noistra verità!”

Però non sono i soldi che ci fanno mancare,

     piuttosto la speranza, la fiducia, che non ci san più dare.

La Befana che vien dal Mare, comprende, l’enormi responsabilità,

     ma il buon dialogo coi Befanotti, forse, potrebbe anche aiutar.

Non è che cambiando un capo dirigenziale,

     tutto vada buttato, sia sfatto tutto, perché và male.

Nemmeno poi pensando, se è stato buono o sbagliato:

     “Io cambio tutto, è sicuro, accertato!”

Queste, alle spalle, son vere pugnalate,

     che non fan sangue, ma sono assai avvelenate.

Dov’è quella trattativa, che tutti coinvolgeva?

     Befana e Befanotti… operatori, e… chi li dirigeva!

Anche il glorioso P.R.O.V.A.M.O.C.I. ormai è cambiato:

     squallido, triste, e mal frequentato.

Non perché ci sia della malagente,

     ma perché ormai, li, non sperano più in niente.

Del resto un paziente, solo questo sa fare,

     aspettar paziente, triste, è così deve restare!

Ma la Befana che veniva dal Mare,

     per tutti quanti continua a sperare.

Sorridendo e cantando, la Befana tutti ci invita,

     a continuar questa storia, che ancor non è finita!

 

Franca Izzo

Livorno - venerdì 6 settembre 2024