lunedì 26 maggio 2014

Racconto a 2 voci del viaggio in Corsica.

di Paolo di Giuseppe e Stefano Scotti

La finalità del progetto Giovani e salute mentale è l'integrazione con i ragazzi delle scuole. Si è trattato di un soggiorno di 5 giorni in camping a Ghisonaccia, in Corsica.
Il campeggio era eccezionale: c'erano pavoni, cinghiali, canguri, struzzi, una grande piscina e campi da
tennis!!
P. <<La cosa più importante che ho fatto in questa esperienza è andare a nuoto dalla barca a vela alla spiaggia...pensavo di non farcela e invece mi sono superato!
Un'altra cosa che non avevo mai fatto è l'aquagym, che ho provato nella piscina del campeggio. Mi è piaciuta.>>
S. <<Per me la cosa più bella invece è stata vedere la Sardegna da Bonifacio, e soprattutto, staccare dal tran tran quotidiano.
P. <<La cosa più divertente è stata la partita a tennis contro i ragazzi del nautico. I trekking sono stati impegnativi. Sono molto soddisfatto di essere arrivato in vetta, anche se una volta su mi sono bloccato perchè avevo paura della pendenza adella discesa, ma con l'aiuto di Carlo, la guida ambientale, ce l'ho fatta. Il lato negativo sono stati i tragitti lunghi in furgone per spostarsi da un luogo all'altro, e ancor più negativo, il fatto che mentre dormivo mi sono spariti dei soldi>>.

Siamo arrivati in Corsica con la barca a vela, sperimentando il nostro nuovo timone automatico. In navigazione abbiamo affettato del prosciutto e lo abbiamo mangato per pranzo con i pomodori. La barca tiene bene il forte vento. Arriviamo che è notte, mentre io già dormivo.
La mattina preparo il sugo per pranzo, ho deciso di cucinare io per tutti. Mangiamo e attendiamo l'arrivo del gruppo degli studenti. Nel gruppo c'era anche l'associazione GEM di Bastia, con cui ho avuto modo di legare.
I giorno: trekking sul Monte Calva. E' stato massacrante. Il tempo era sereno, camminiamo dalle 10 alle 14 prima di raggiungere la vetta, che io non raggiungo. Era tanto che non facevo così fatica a camminare, perchè il terreno era acciottoloso. Ci fermiamo a mangiare in un punto in cui si osserva un panorama stupendo poi riprendiamo la discesa. Al ritorno ho potuto assaporare la buona birra corsa.
 
La sera cenavamo sempre tutti insieme in campeggio, poi alcuni tornavano in barca a dormire.

II giorno: Bonifacio. Alla fine della salita per la città vecchia prendiamo il sentiero per il faro. La scogliera si apre sotto di noi con un mare pulitissimo. Stranamente non c'è vento. Da lì si poteva vedere la sardegna e si prendeva il segnale italiano sul telefono. Carlo ci spiega che la caratteristica forma a strati della scogliera è data dall'azione erosiva del vento e del mare.

III giorno: ci dividiamo in gruppi che si alternano sulla barca a vela, ma io resto a godermi un po' dui relax in campeggio: mare, sole, tennis e piscina, in compagnia dei numerosi animali che popolano il camping.

4° giorno: dormo anche io in campeggio tra il puzzo dei piedi che eguaglia quello del brocciu...il formaggio corso, poichè la mattina è il giorno della partenza. Sveglia presto e in viaggio per Bastia. Qui abbiamo un paio d'ore per visitare la città prima di imbarcarci per Livorno.