di Paolo di Giuseppe e Stefano Scotti
La finalità del progetto Giovani e
salute mentale è l'integrazione con i ragazzi delle scuole. Si è
trattato di un soggiorno di 5 giorni in camping a Ghisonaccia, in Corsica.
Il campeggio era eccezionale: c'erano
pavoni, cinghiali, canguri, struzzi, una grande piscina e campi da
tennis!!
tennis!!
P. <<La cosa più importante che
ho fatto in questa esperienza è andare a nuoto dalla barca a vela
alla spiaggia...pensavo di non farcela e invece mi sono superato!
Un'altra cosa che non avevo mai fatto è
l'aquagym, che ho provato nella piscina del campeggio. Mi è
piaciuta.>>
S. <<Per me la cosa più bella
invece è stata vedere la Sardegna da Bonifacio, e soprattutto,
staccare dal tran tran quotidiano.
P. <<La cosa più divertente è
stata la partita a tennis contro i ragazzi del nautico. I trekking
sono stati impegnativi. Sono molto soddisfatto di essere arrivato in
vetta, anche se una volta su mi sono bloccato perchè avevo paura
della pendenza adella discesa, ma con l'aiuto di Carlo, la guida
ambientale, ce l'ho fatta. Il lato negativo sono stati i tragitti
lunghi in furgone per spostarsi da un luogo all'altro, e ancor più
negativo, il fatto che mentre dormivo mi sono spariti dei soldi>>.
Siamo arrivati in Corsica con la barca
a vela, sperimentando il nostro nuovo timone automatico. In
navigazione abbiamo affettato del prosciutto e lo abbiamo mangato per
pranzo con i pomodori. La barca tiene bene il forte vento. Arriviamo
che è notte, mentre io già dormivo.
La mattina preparo il sugo per pranzo,
ho deciso di cucinare io per tutti. Mangiamo e attendiamo l'arrivo
del gruppo degli studenti. Nel gruppo c'era anche l'associazione GEM
di Bastia, con cui ho avuto modo di legare.
I giorno: trekking sul Monte Calva. E'
stato massacrante. Il tempo era sereno, camminiamo dalle 10 alle 14
prima di raggiungere la vetta, che io non raggiungo. Era tanto che
non facevo così fatica a camminare, perchè il terreno era
acciottoloso. Ci fermiamo a mangiare in un punto in cui si osserva un
panorama stupendo poi riprendiamo la discesa. Al ritorno ho potuto
assaporare la buona birra corsa.
La sera cenavamo sempre tutti insieme
in campeggio, poi alcuni tornavano in barca a dormire.
II giorno: Bonifacio. Alla fine della
salita per la città vecchia prendiamo il sentiero per il faro. La
scogliera si apre sotto di noi con un mare pulitissimo. Stranamente
non c'è vento. Da lì si poteva vedere la sardegna e si prendeva il
segnale italiano sul telefono. Carlo ci spiega che la caratteristica
forma a strati della scogliera è data dall'azione erosiva del vento
e del mare.
III giorno: ci dividiamo in gruppi che
si alternano sulla barca a vela, ma io resto a godermi un po' dui
relax in campeggio: mare, sole, tennis e piscina, in compagnia dei
numerosi animali che popolano il camping.
4° giorno: dormo anche io in campeggio
tra il puzzo dei piedi che eguaglia quello del brocciu...il formaggio
corso, poichè la mattina è il giorno della partenza. Sveglia presto
e in viaggio per Bastia. Qui abbiamo un paio d'ore per visitare la
città prima di imbarcarci per Livorno.
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