lunedì 18 luglio 2022

Campi di Lavanda


Mercoledì 13 Luglio, nel tardo pomeriggio, io e mia mamma siamo andate a vedere i campi di lavanda in Pieve di Santa Luce. È stato bello anche se faticoso. La lavanda era quasi appassita per il troppo cado per ciò l’ingresso era gratis anche se si sentiva lo stesso l’odore buono dei fiori, non so se sono riuscita ad arrivare in cima ma mi è piaciuto tanto lo stesso e ho fatto delle foto. Oltre alla lavanda c’erano tutti i fiocchi viola ovunque, una bicicletta viola, delle panchine sempre viola, un grande cerchio viola, una specie di obelisco bianco e oro, un pozzo ricreato con le gomme delle macchine e poi ho comprato un doccia schiuma della loro associazione “La Flora”.

Sicuramente è stata una esperienza da ripetere.

Gasperini Virginia

lunedì 11 luglio 2022

L'insostenibile pesantezza dell'essere

Sai cosa si prova a sentire una stanchezza infinita? 

Cosa si avverte a non voler più guidare, sgobbare, togliere il casino degli altri, pensare agli altri e nessuno pensa a te 

Sai cosa si prova? 

Sai cosa si avverte quando ci si vuole arrendere, lasciare andare, staccare, riposare, morire , anche solo per poco? 

Sai cosa vuol dire non avere la forza nemmeno di raccontare  a se stessi 

che forse è tardi , troppo tardi, per ricominciare?

Sai che vuol dire non riuscire a riposare perché la stanchezza è tanta, troppa, infinita ?

Sai che vuol dire desiderare solo un letto, un cuscino, per chiudere gli occhi e addormentare non solo il corpo , ma i pensieri?

Sai che significa essere stanchi, tanto stanchi, così stanchi da non riuscire nemmeno a riposare?

Alfredo

mercoledì 6 luglio 2022

Un week-end in vacanza

Sono in procinto di trascorrere l'otto dicembre in vacanza a Firenze, con Marco mio carissimo amico da dieci anni a questa parte. Andrò a visitare una città diversa e molto piu storica della mia, poi penseremo al mio futuro e quel che sarà della mia vita. Bene! Sono in camera stasera dopo aver camminato per visitare le piu belle cose che si possono vedere a Firenze: il mercatino di san Lorenzo dove ho comprato per cinque euro un porta monete di vera pelle, devo dire che ho finalmente cambiato umore dalla nostalgia che provo durante pomeriggi vuoti, chiuso in casa a cazzeggiare. Il Duomo e piazza della signoria dove marco andava a scuola di danza dopo gli Uffizi, il Lungo Arno, il Ponte Vecchio; oltre a questo ho potuto trascorrere una splendida giornata piena di euforia che si sta per concludere guardando uno dei cartoni di quando ero un bambino che ho scoperto in break-fast fanno ancora: i Barbapapà stupendo! Mi sto proprio divertendo!

Scotti Stefano



lunedì 4 luglio 2022

Il femore rotto come segno di civiltà

Quando possiamo definirci civili? Cosa sancisce, secondo voi, l'inizio della civiltà umana?

Prima di leggere, fermati un attimo e pensaci. 

Durante una lezione tenuta dall'antropologa Margaret Mead, un suo studente le chiese quale fosse secondo lei il primo segno di civiltà di una cultura. Il ragazzo, così come i suoi colleghi, si aspettavano che  menzionasse le armi, le pentole o le macine di pietra, tutte cose relative alla prima sopravvivenza.

E invece, Margaret Mead, diede una risposta inaspettata, che sicuramente ha aperto tutta una serie di riflessioni che si protraggono fino a oggi. L’antropologa, infatti, rispose che il primo segno di civiltà di una cultura era un femore rotto, guarito poi grazie alla presenza degli altri.

L’insegnante, per spiegare la sua teoria, fece un paragone con il regno animale. Quando un lupo, o qualsiasi altro animale, si rompe una gamba, muore. Le possibilità che sopravviva affinché l’osso guarisca da solo sono improbabili. Non può andare al fiume a bere o girovagare per cercare da mangiare. È immobile e in balia del destino, probabilmente diventerà il cibo di altri predatori.

Un  femore  rotto  che  è  guarito  è  la  prova che  qualcuno si è  preso  il tempo di stare con colui che è caduto, ne ha bendato la ferita, lo ha portato in un luogo sicuro e lo ha aiutato a riprendersi. 

Scheletri con il femori fratturati risalgono fino a 15 mila anni fa e suggeriscono che non solo le persone con il femore rotto sono sopravvissute all’infortunio, ma che altre, forse amici o famiglia hanno probabilmente rischiato la vita per proteggerli per prendersi cura dei loro bisogni.

Per Margaret Med: “Il primo passo verso la civiltà è un atto di compassione umana e diventa il fondamento di tutte le grandi conquiste dell’umanità. Aiutare qualcun altro in difficoltà è dove inizia la civiltà “.

Benedetta

Pensiero sul Palio di Siena



Ho avuto l’onore da Sara, la ragazza che prepara eventi solitamente per il sabato, di organizzare una giornata al palio di Siena; ho scelto la fine del mese perché una signora dell’ufficio Senese mi ha detto che c’era meno confusione così Giovedì 30 Giugno siamo partiti per il Palio ed eravamo: Sara, Virginia, Serena, Francesco B., Marco e Diego Pianezzoli, Simone Luciano e naturalmente l’autista Nicola. Siamo partiti alle 15.20 del pomeriggio in ritardo ed io temevo di trovare le strade di Siena chiuse visto che mi avevano detto che chiudevano per le 17.30. A metà strada abbiamo fatto una sosta di dieci minuti per fare benzina e per i fumatori; dopodiché anche se il percorso era un po' tortuoso e non si riusciva a trovare Porta Romana dove dovevamo passare; alla fine siamo arrivati alle 17.40, anche se era fuori orario ci hanno fatto parcheggiare abbastanza vicino con il contrassegno per disabili che avevo stampato in associazione e avevo portato con me. Gli sbandieratori si erano già esibiti e ci siamo diretti verso la Piazza del Campo, la piazza era tutta sabbiosa per via della corsa dei cavalli; ci è voluto un po' per arrivare e grazie ad una ragazza piano piano ce l’ho fatta ma tuttavia i posti erano su delle panche che, per arrivarci, c’era qualche scalino strettissimo dove io non sapevo come fare e dove appoggiare il tripode e le mie gambe. Prima della prova alcune squadre hanno intonato dei canti di incoraggiamento e, finalmente, alle 19.45 iniziava la prova. La prova consisteva in tre o quattro giri, all’ultimo giro il cavallo ha disarcionato un fantino ed il cavallo lo ha finito per conto proprio, come se sapesse dove andare. Per quanto mi riguarda mi aspettavo di più ma, forse, la prova doveva andare così. Al ritorno io e altre tre persone ci siamo fermati a un bar di Siena  mentre aspettavamo il furgone e l’autista della nostra associazione. Verso le 21.20 abbiamo visto un tavolino con delle panchine e, anche se accanto c’era un benzinaio, siamo rimasti per cenare con dei panini, abbiamo fatto una foto di gruppo come vuole la tradizione di Sabatoamici anche se due persone erano dentro il furgone. All’organizzazione di questa uscita ci ho pensato prevelentemente ed, essendo la prima volta, mi sono sentita importante e orgogliosa di aver fatto il mio primo evento importante, anche se, forse, qualcosa ho sbagliato. Nel complesso l’uscita è andata abbastanza bene e pensando insieme a Sara si è proposto di riproporlo l’anno prossimo magari vedendo Palio di Siena “originale” dato che la confusione c’era anche il giorno della prova.

Virginia Gasperini


La dignità e la gratitudine

Entrambe non si comprano con falsi sorrisi o con vittimismo o leccando le persone sopra di te.

Specialmente la gratitudine è un dono raro e la cosa più sbagliata da fare è darla a persone che non sanno cos'è  .

Come pure la dignità, parola sconosciuta ai più, pronti a leccare il culo e a fare finta di essere agnellini sacrificali, vittime della società, solo per  essere al centro dell'attenzione della gente, facendo il saccente ma solo con chi non ha coscienza di sé, perché chi ce l'ha ti sgama subito e si allontana.

Ogni tanto forse, una bella autocritica sarebbe necessaria, ma oggi i narcisi vanno di moda, circondati da zombie che vivono di questa falsa luce riflessa dal dio Narciso"

Ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale.

Alfredo