A volte lo stigma non è altro che pensare che il malato psichiatrico sia diverso la dove è uguale, solo con modalità di pensiero particolari. La verità e che nessuno deve essere normale per forza, c’è una sacrosanta libertà da non costringere nel rispettare che, la persona, ha le sue dinamiche.
giovedì 31 marzo 2022
mercoledì 30 marzo 2022
L'amico
Mi sto chiedendo ormai da diversi anni, se le persone accanto a te, sono veramente amici o semplici conoscenti.
Chi è la persona che si dice amico tuo e che nel momento del bisogno si prende cura di te, del tuo dolore, del tuo smarrimento della ragione e dell'anima?
Quanti si possono chiamare amici, amici veri, che non fanno qualcosa per te solo per scaricarsi la coscienza, ma lo fanno perché vedono in te il fratello che si è perso e che non trova più la strada di una casa che non ha più?
Mi guardo intorno e vedo solo tanta ipocrisia, tanto menefreghismo.
Ci prendiamo apparentemente cura di persone lontane che non abbiamo mai visto né conosciuto, ma che ci sentiamo tanto legati a loro, che non vediamo la persona che ti passa accanto con la testa bassa perché tu non possa vedere la tristezza che ha dentro i suoi occhi, silenziosa, curva su se stesso perché un giorno ha sbagliato e si è perso.
Perché sa che lo stigma che porta sulle spalle lo accompagnerà fino alla fine dei suoi giorni, che è come un marchio sulla sua pelle che non va più via, perché vive nella paura che un giorno qualcuno lo riconosca di fronte a tutti e sia costretto a scappare e a nascondersi di nuovo da tutto e da tutti.
L'amico è quello che vede nell'altra persona se stesso, che non ti giudica per il tuo errore, quello che pensa che poteva succedergli anche a lui la stessa cosa, quello che non ti telefona o messaggia ogni due, tre settimane e ti chiede come stai.
Lo sai come sto, non me lo devi chiedere, quello che in fondo cerca nell'amico è una persona che ti ascolti, perché lui è diventato come un gatto di strada, diffidente, che soffia solo perché ha paura della solitudine, della cattiveria, del giudizio altrui, perché nessuno si è mai fermato a chiedergli, cosa ti è successo?
E non ti ha girato le spalle.
L'amico è come uno scudo e una spada, è una presenza reale, tangibile, che lo puoi abbracciare e sentirlo fisicamente, perché di questo hai bisogno ora, di una presenza fisica, tangibile, di una voce che ti parli o che ti ascolti mentre gli parli.
L'amico non ti dice prega questo o quello, perché sa che hai perso la speranza e il tuo Dio dentro di te, che vivi alla giornata con fatica e che se hai bisogno interviene.
Perché sa che tu sei stato più fortunato di lui, che hai avuto una buona educazione, una buona famiglia, che nel fiume che è la vita, non sei mai stato sbalzato fuori dal canotto annaspando nell'acqua.
Ma in fondo mi chiedo se è solo la mia solitudine che mi fa scrivere queste cose o la voglia che hai nell'anima di gridare agli altri il tuo dolore, perché sai che potrai dare tutto il bene che hai dentro di te a chi incontri, ma non ti sarà mai perdonato se un giorno hai sbagliato e ti sei perso e lasciato solo dalle persone in cui credevi.
E questo stigma, velatamente o no, volutamente o no, te lo faranno ricordare sempre, qualsiasi cosa di buono che tu farai al prossimo, il marchio rimarrà per sempre.
Alfredo
Uscita allo Zoo di Pistoia
26
Marzo 2022
Verso le ore 9:00 mi sono recata presso l’associazione “Mediterraneo”
in via del Mare 84 dove insieme ai miei amici siamo saliti sul pulmino, per
andare allo zoo di Pistoia. Giunti sul posto alle 10:30 abbiamo fatto vedere
ad una ragazza il green pass per entrare. Gli animali che abbiamo visto erano all’interno
dei loro gabbie o recinti, abbiamo visto i pinguini, le lemure, i pappagalli
molto belli, le scimmie che si arrampicavano sugli alberi, le zebre bianche con
strisce nere, il panda, i conigli che erano in una gabbia molto grande, i
fenicotteri di colore rosa, i cavalli, il pavone che aveva molte piume colorate
di bianco, la tigre che si stava riposando su un tronco, il leone, l’asino, il
lama che sputava, lo struzzo, le galline andavano avanti e dietro per il recinto,
il bradipo e la civetta. Infine siamo andati al rettilario dove vi erano le
blatte, i serpente a sonagli, il coccodrillo e le formiche. Dopo aver visitato
il rettilario siamo andati al parcheggio dove ci aspettava il pulmino per
tornare a Livorno. Voglio precisare che
la visita allo zoo è stata molto interessante e rilassante e in futuro
vorrei che venisse rifatta. Durante la visita, ci siamo fermati nell’area
pic-nic a mangiare il nostro pranzo a sacco. Posso affermare di aver passato
una bella giornata.
Maria Michela Marrandino
lunedì 28 marzo 2022
Escursione allo Zoo
Il
26/3/2022 assieme ad un gruppo di ragazzi e ragazze son andata allo zoo di
Pistoia e anche se abbiamo davvero camminato tanto per quanto mi riguarda,
perché ho una malattia rara alle gambe, mi sono divertita, è da
quando ero piccola che non ci andavo. Non si è visitato tutto ma buona parte sì. Un gruppo andava per conto suo, senza aspettare le persone che erano con me e
che mi aiutavano, l'altro era con me. E' stata una giornata bella, diversa dal solito, ma
pesante tanto che quando son arrivata a casa mi sono stesa sul divano e son
rimasta lì fino a cena; mi è piaciuto molto: i pavoni, i pinguini, i lemuri, i
coniglietti e l’orsetto minore con la sua coda folta che stava attorcigliato ad
una pianta alta e aveva con un viso dolcissimo. Spero di vedere un’altra volta
la parte che mancava ma, con mia sorpresa, noi che avevamo esibito l’invalidità
non si è pagato, così ho comprato una penna con l’orsetto minore e un lapis con
il lupo in un piccolo bazar all’interno dello zoo di Pistoia.
Virgina Gasperini
Impressioni su "A spasso con Bob"
Questo
libro mi ha colpito perché tratta di un tossicodipendente che grazie all’aiuto
di un gatto randagio, di colore rosso e infreddolito, è entrato per caso in
casa sua che lo aiutò a disintossicarsi quando i suoi genitori lo avevano
allontanato da casa e dai suoi nipoti o fratelli; James lo portava in strada
con sé a cantare per le strade di Londra e lo teneva sulla spalla. I passanti
gli regalavano soldi per Lui e successivamente un collare per il gatto il quale
lo chiamò Bob, grazie anche all’aiuto di una psichiatra ce la fece poi
disintossicarsi e si innamorò di una ragazza del posto. Questo libro mi piace
perché parla di un gatto che fece sì che la sua amicizia diventò così forte da
uscire dalla tossicodipendenza e curarsi e curarlo quando stava male, tanto che a
volte mangiava solo Bob e James né faceva a meno; James si trovò una casa
piccola per lui e il suo amico. Mi viene a mente quanto bene gli animali
riescono a capire lo stato d’animo delle persone come la mia prima gatta
Pallina che quando era vecchia, gli ultimi istanti di vita le passava con me
venendo sulla brandina, che io avevo ceduto il mi letto a mia nonna ancora
viva, come se mi dicesse “addio” era siamese e mi manca tanto un gattino o
gattina e spero di andare a veder al di un gattino al gattile.
Virginia Gasperini
Irrazionalità del mondo
L'alba oggi e impastata di foschia appannata. L'alba non ha la violenza del tramontare ma ha l 'energia del giorno che nasce e corre. Persino il terreno su cui sto in piedi e da dove guardo il cielo è in pericolo, causa di cose inutili che sovrastano la sostanza delle cose e escono dalla realtà. Poteri impazziti sulle nostre teste. L'aiuto che diamo agli altri ti salva la vita. Non voglio vivere per sempre, ma voglio amare per l'eternità.
Laura Libardo
giovedì 24 marzo 2022
venerdì 18 marzo 2022
Storia del libro "il cavallo guerriero": riflessione
Questo libro tratta del cavallo guerriero di cui hanno fatto il film su rai
tre ed è molto bello, lo consiglio. Dalle elementari ho la passione per i
cavalli tanto che da piccola facevo ginnastica a cavallo o volteggio arrivando terza
in una gara, mi guadagnai il podio, la mia felicità toccava il cielo. I libri
sugli animali mi piacciono molto e, leggendoli, rivedo i miei animali
preferiti. Questo libro, in particolare, mi ha suscitato un senso di avventura
e amicizia che si instaura tra l’animale e il suo padrone come è accaduta nell’amicizia,
durata diciannove anni, tra me e Minou la mia gatta che è deceduta questo anno,
mi manca da impazzire era nera con gli occhi verdi smeraldo.
Virginia
Gasperini
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