Di Meri Taccini
Ricordo il 2008 come l’anno in cui il mio incubo
ebbe fine, l’anno in cui il mio ricovero presso le Suore Passioniste di
Quercianella ebbe termine una volta per tutte. Tutto ciò fu possibile solo
grazie all’aiuto di mio fratello e di mia cognata che, coraggiosamente, decisero
di accogliermi nella loro vita. All’inizio tuttavia, date le dimensioni ridotte
della casa in cui abitavano, fui costretta ad andare a vivere con i genitori di
mia cognata e per un bel po’ vissi insieme a loro nella loro casa a
Monterotondo. Durante quel periodo il tempo sembrò scorrere lentamente e sebbene
volessi bene e fossi grata a coloro che mi stavano donando tutto il loro supporto,
gli anni sembravano ripetersi ogni volta uguali. Finalmente nel luglio del 2011
il torpore di quella quotidianità scomparve con la notizia dell’arrivo di
Marieme, una bambina di due anni che da quel momento cambiò radicalmente la
vita di tutti noi. Ad unirci definitivamente però fu il tanto agognato trasloco
che avvenne nel settembre del 2016 che come ogni cambiamento portò sì con sè
amore e gioia, ma allo stesso tempo anche litigi e contrasti. Nonostante le
numerose ed inevitabili incomprensioni però siamo contenti di non esserci mai arresi,
riuscendo così a raggiungere un equilibrio e ad avere una vita felice tutti e
quattro insieme.
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