mercoledì 4 dicembre 2019

Montioni, più di una semplice escursione

Cara Montioni scrivo di te...

"Te vai lì ti prendi l'area bona, mangi bene, dormi bene, ti vola la giornata come nulla. E' come esse una famiglia, come usava una vorta."

"E' stata un emozione forte vedere al mattino i caprioli dalla finestra della cucina mentre facevamo colazione tutti insieme."

"Credo che sia stato un sogno andare in un posto così bello e sentirmi bene con gli altri."

"Spero di ritornarci al più presto."


L'esperienza a Montioni mi ha lasciato un bel ricordo perché quando siamo là siamo tutti riuniti l'aria è bella, rilassante e c'è la gente brava, sono alla bona e se vuoi parlare parli e se vuoi stare zitto stai zitto.
Quando siamo andati là ci hanno fatto fare un bel lavoretto, molti di noi erano contenti, erano impegnati invece di stare senza far nulla.
Abbiamo passato una giornata meravigliosa.
Dopo pranzo le attività si sono svolte nella stanza dove una volta tenevano miele e marmellata, dove ci hanno fatto trovare una cassetta con dei pezzi di tronco e della tinta su tutti i tavolini, noi con i pennelli potevamo tingere e c'era una persona che con il phon asciugava e sistemava i nostri lavori sui piani. Dopo di che ci hanno dato degli stampini e con della carta ricalcante ci siamo passati sopra con la penna lasciando lo stampo sul legno, per creare dei portachiavi.
Quando si va là, il lavoro ci aiuta a distenderci, al posto di andare sempre a fumare. Avere un occupazione, anche se per poche ore, permette alla mente di distrarsi.
Persone come me che hanno, non solo un disagio mentale, ma anche un disagio fisico possono trovare in questo luogo uno spazio confortevole, dove stare in compagnia, e dare sfogo alla propria creatività occupando la mente. Ricavando così un benessere psicofisico, nonostante le differenze di età e di stato.
Nell'insieme mi sembra di trovarmi nell'ambiente della mia infanzia, di cui io mi rimembro ancora tutto. Mi fa tornare alla mente dei bei ricordi di come erano le cose una volta.
Come esperienza è stata entusiasmante, mi sembrava di essere in un altro mondo facendo quel tipo di attività.  Ti cambia il senso motivazionale, vedi la gioia nelle persone che si esprimono in modalità diverso nel quotidiano, facendo emergere il loro vero essere.

Con il gruppo dell'associazione Mediterraneo sono stato per la prima volta in gita a Montioni, inizialmente ero insicuro di dover affrontare un'esperienza nuova, con persone di cui non avevo mai avuto precedentemente una socializzazione, è stato un pretesto per approcciarsi a questo nuovo modo di stare insieme.
Titubante e esitante per il fatto di soffrire a causa di un disturbo che mi invalida (molto spesso con attacchi di panico) ho sfidato me stesso, le mie paure, riscoprendo quel senso di libertà che da anni mi attanagliava.
Ho ritrovato grazie a queste persone il valore dell'amicizia e la consapevolezza di stare con persone le quali hanno compreso e attenuato il mio disagio.
Affrontare questo stato che mi bloccava continuamente ha rappresentato una sorta di conquistata libertà psicologica, avendo spezzato le catene le quali mi bloccavano nella zona di comfort dove mi sentivo al riparo.
Montioni è stata una tappa fondamentale per comprendere che certi miei limiti possono essere superati senza dover necessariamente pensare al disagio che mi tormentava.
L'esperienza vissuta in questi due giorni è stata molto bella, ho trovato persone comprensive e accoglienti. Abbiamo passato momenti di socializzazione affiancati da attività varie, come andare nel bosco della riserva naturale a raccogliere i funghi, andare a vedere l'alveare delle api e gli animali in libertà di altro genere, una connessione con la natura che ispira a ritrovarsi e a riflettere su se stessi.
Ho trovato molto bello aver visitato una parte di Suvereto dove si trova la città medievale con i suoi caratteristici palazzi dell'epoca, un'ambiente fuori dal comune che esercita su di me un certo fascino. E' stato piacevole ritrovarsi tutti insieme a tavola davanti al caminetto per condividere pranzo e cena scherzando e sentendoci come in famiglia.
Il viaggio di ritorno è stato accompagnato dalla consapevolezza di aver vissuto un esperienza da ripetere e che sicuramente porterò sempre dentro di me. Mi ha arricchito a livello emotivo.

L'8 e il 9 Novembre, io con un gruppo di ragazzi del centro dell'associazione Mediterraneo siamo andati 1 giorno e mezzo a Montioni in una foresteria (Parco della vigna). Ci hanno accolto magnificamente e per il mio piacere ci è venuto ad accogliere un piccolo bel gattino o gattina bianco e grigio. Questa volta mi son divertita di più anche perché abbiamo fatto il venerdì pomeriggio siccome piove, come fosse una novità alcuni portachiavi e alcune palline di natale con il legno di Montioni tinteggiati e picchiettati avanti e dietro a nostro piacimento; a me son piaciute anche perché se alle signore che c'erano gli dicevo che non mi riesce loro mi venivano incontro aiutandomi a realizzarlo senso brontolare mentre di sera abbiamo fatto il karaoke, con due persone del Mediterraneo e io, e ho cantato anche io, come mi riusciva, mi hanno detto che sono stata brava. Poi il sabato mattina siam andati ad un museo etrusco dove c'era una specie di guida del posto che ci ha spiegato tutto, è stato bello ma si erano fatte le 13.15 quindi siamo dovuti venire via, per andare a pranzo a Montioni, che era già tardi. Forse è stata colpa mia che mi sono svegliata tardi sabato, non lo so.
Mi piacerebbe ritornarci con un ragazzo del Basaglia che è un centro di salute mentale a Livorno.

Tamara, Raffaele, Virginia, Paolo e Michela.


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