lunedì 24 gennaio 2022

Sogno rotto


Stanotte non ho dormito, ho sognato un castello vecchio con una stanza bilocale, con una guerra all’interno. La casa era contesa tra me e mio fratello, in questa lotta ha vinto lui. Ad un certo punto è apparso un pesce tondo che nuotava. Nel sogno, questo pesce, lo ho fatto morire perché li davo tanto mangime. Piangevo a dirotto perché ho fatto morire il pesce che era di mio fratello.

Virginia Gasperini

venerdì 21 gennaio 2022

Ragazzi strani e delusioni

 

Sapete mica dirmi perché certi ragazzi e ragazze hanno la fissa del sesso? Io, come diceva il mio ex ragazzo, sono una bimba cresciuta e certe terminologie non le conosco; inoltre: perché noi donne dobbiamo avere dolori come il ciclo? e accontentare sempre i ragazzi nel fare cose intime e loro, verso noi donne, niente? Gli uomini mi hanno sempre lasciata, abbandonata. L’ultimo ragazzo che ho avuto è deceduto. A causa delle mie stupide gambe e dei miei genitori che me lo hanno impedito non ho potuto aiutarlo, stargli vicino come avrei voluto. In quel triste momento mi sono sentita crollare il mondo addosso. Lui era il mio “sogno livornese” ed ora è al cimitero. Ma perché? ho fatto qualcosa di male… Gli avevo dato tutto, anche se aveva articoli come l’Ipercoop, ci amavamo come fidanzati e questo per me è la cosa più importante. Non era il mio primo ragazzo, ma sicuramente è stato un amore importante. Ci siamo detti addio con queste parole: quando ho i soldi ti regalo l’anello di fidanzamento. Questo, secondo me, è Amore, bello come il sole, ed io l’ho lasciato solo. Ditemi voi che leggete: perché? Vi prego.

Per Noemi e Paolo Pini si può fare un corso d’Inglese, ho tanti libri e quattro cd.

Mi sento sola e persa.

Virginia Gasperini



martedì 18 gennaio 2022

Sogni trascritti in pensieri

Gli scritti di seguito riportati appartengono alla notte, dove i sogni perduti nel tempo prendono vita: sono stati riportati nero su bianco al risveglio, di getto, per il semplice e valido motivo che essi, al mattino, non fuggono da soli ma tralasciano, come fosse materia, un frammento del loro passaggio nel nostro animo più profondo.


Le gambe, sempre in movimento adesso ferme, senza spazio.

Le mani, fini e laboriose prive di energia, completamente assenti.

La voce calda, dai detti pungenti, adesso è vuota.

L’assenza.

L’assenza incombe come neve d’agosto, intollerante e gelida.

Il vuoto.

Svegliati! Svegliami!


- Riesco a vedere, riesco a sentire non riesco a respirare. Occhio vede e cuore piange, mano ferma nel gesto. Sangue. Pochi pensieri…è un attimo; svuoto il corpo dalle fragili membra avvolto da altri dolori di sollievo. Non piango. Parlo, sola, ad un mondo che non c’è. Notte permanente di un mattino assente.


- Confusione, buio, gente…lo scenario di ciò che appare, non ho tempo nel pensare che potesse essere luce nelle tenebre, il tempo rimane per farmi spazio e cercare qualcosa anzi qualcuno. L’ansia toglie respiro e lucidità, tutto si fa sfumato e lentamente è nebbia. Sono le sei e tutto tace, tace il silenzio, il vuoto e l’amarezza di una sensazione che il corpo non trattiene. Mi alzo e il palcoscenico vissuto è la notte tramontata; la pace e la calma pervade l’atmosfera circostante, dove la mia mente non riesce a posarsi. Una notte al mattino di mille vissute.

lunedì 17 gennaio 2022

In quiete senti la voce vera del mondo

Nel silenzio della notte vive un palpito della volontà, hai la certezza di poter fare cose che di giorno si perdono nell'infinita complessità e sembra di dover scalare pareti di marmo. Si vive bene di notte nei gomiti della terra, in un' ombra vicino alla realtà ,lontano dal clamore dei finti vanti del mondo. Ci si sente in un posto giusto la notte, gravido di promesse. La voce della notte chiede rinascita.

Lura Libardo