venerdì 22 settembre 2023

Il canile

Una gran bella sorpresa!

Un luogo dove purtroppo tanti cani vi soggiornano ma dove per fortuna, “almeno in questo che abbiamo visitato”, trovano un rifugio momentaneo o una casa per la vita e sono trattati il più degnamente possibile.

Il 25 Luglio abbiamo visitato il canile comunale “La cuccia nel bosco” grazie anche alla disponibilità dei responsabili tra i quali la veterinaria Dott.ssa Alonsi.

Ho varcato il primo cancello consapevole del fatto che il mio stato emotivo mi avrebbe fregato alla visione del primo cane…e così è stato…un bellissimo pastore tedesco, si vedeva essere giovane, infatti aveva circa uno anno se non di meno, pelo stupendo, allegro, giocherellone, libero nello sgambatoio e correva felice nonostante il caldo torrido, ho subito appreso che lui era l’unico su circa 80 cani di solito presenti all’interno del canile ad essere stato adottato!

Felicità nei miei occhi.

I futuri padroni venivano al canile con appuntamenti precisi per far sì che il cane si abituasse a loro, passavano del tempo assieme, passeggiavano nel bosco adiacente al canile e dopo un determinato periodo lo potevano finalmente portare a casa.

Questa è la prassi da seguire per ogni adozione.

Gli altri cani aspettavano pazienti nei loro recinti che passava la mezz’ora di tempo per poi finalmente poter uscire anche loro nello sgambatoio, c’era chi abbaiava nel vederci, (chissà, forse nella speranza di andar via di lì ho pensato o semplicemente per l’indole animale nel vedere persone camminare nel loro, ormai territorio), altri erano al fresco dentro le loro cucce.

Andando avanti un vecchiettino, bassino, color marroncino, vicino la rete per farsi accarezzare, docile, amorevole e lì le lacrime scendono e ci si chiede ma perché siamo così orrendi!

Sono stata costretta a continuare la visita, i responsabili ci spiegavano quello che accadeva e come curavano i piccini, i volontari (troppo pochi purtroppo) che per fortuna si recano al canile per far passeggiare all’esterno nel bosco i cani, alcuni di rado ci si affezionano così tanto da adottarli, altri che invece non possono farlo perché alcuni cani sono sequestrati!

I piccoli angeli sequestrati non possono appunto essere adottati da nessuno fino a ché un giudice non stabilisca con una sentenza il loro destino, possono essere restituiti al loro padrone, altri rimarranno a vita nel canile per mancata adozione o per una sentenza che non avverrà mai e altri ancora non troveranno mai una dimora a causa della loro razza giudicata non “da famiglia” e rimarranno nel canile.

A malincuore si torna indietro, saluto i tesori guardandoli negli occhi e come se fossimo telepatici gli esprimo tutto il mio affetto e comprensione, gli dico che mi dispiace tantissimo, che non posso portarli con me ma spero con tutto il cuore che trovino al più presto una buona famiglia una brava persona che li ami come io amo i miei figli pelosetti.

La Dott.ssa Alonsi è costretta a lasciarci per visitare un barboncino un po' arrabbiato e ci lascia nelle mani di una collaboratrice che non si stanca di rispondere alle nostre mille domande che strappano in me un piccolo, minuscolo sorriso dopo l’altro poiché mi rassicurano e mi confortano per il modo in cui il canile viene gestito.

Ci vorrebbero sicuramente più aiuti economici da parte del comune, una migliore sistemazione degli sgambatoio, magari qualche giochino, operatori in più ma per fortuna ci sono persone che hanno trovato comunque il modo di organizzare al meglio la cuccia nel bosco con quello che hanno a disposizione.

Grazie per averci fatto vivere una verità a molti sconosciuta, così vera e triste, vado via con la speranza nel cuore che sempre meno animali debbano valicare quel cancello.

 

Maura M.

lunedì 11 settembre 2023

Fine settimana tra pensieri e parole

POESIE:

- NEL CUORE DELLA NOTTE...NONNA...

La notte di sabato sera il buio mi fa paura perché mi fa venire in mente il dolore della perdita della mia nonna... per me lei, adesso, è diventata una fata.

- LIBERTA' DAI DEMONI:

Pace e la liberta contro i demoni tunisini, praticano il wudu e cadono nelle tenebre, nel buio. 

Io credo in Dio che dorme, la luce, la luce del sole mi dona la vita nel paradiso.

Letizia Lettori


RACCONTO:

LA STORIA DELLA MIA CARA NONNA:

Il racconto sulla mia nonna si racchiude in questa frase: "tanto affetto dimostrato e speranza" poiché mi faceva sentire una persona normale e mi rendeva immensamente felice.

ciao nonna...

Letizia Lettori



giovedì 7 settembre 2023

Opera del Tabarro e del Castello di Barbablù

Il 26 Agosto 2023, io con un gruppetto di nove persone compreso uno dei nostri super autisti, siamo partiti per Torre del Lago per andare a vedere due opere di Giacomo Puccini; ci abbiamo impiegato un'ora prima di arrivare a destinazione. Ho portato la sedia a rotelle , sotto consiglio di mia madre, anche se avevo paura che gli altri mi giudicassero perché usufruivo di una sedia a rotella che era di mia nonna, venuta a mancare molti anni fa, coi mio stupore a teatro mi è servita e nessuno mi ha detto niente. con la sedia a rotelle sono andata a raggiungere i miei compagni sopra ad un prato dove abbiamo cenato in riva al lago di Massaciuccoli: l'acqua risplendeva con uno zampillo di luce cristallina. Dopo cena siamo entrati a teatro, i nostri posti erano al secondo piano e per fortuna con l'ascensore. il teatro era all'aperto a forma di uno stadio però tutto diritto, noi eravamo la fila n°28 dove, a mio discapito, c'erano da scendere alcuni scalini, in mio supporto è venuta la misericordia con una sua particolare sedia giungendo al mio posto insieme a tutti i miei amici, per andare via, alla fine delle Opere, sono venuti i pompieri sollevandomi me e la mia sedia portandomi all'ascensore, parte opposta del teatro rispetto agli altri componi. mentre i pompieri mi sollevavano ho alzato gli occhi al cielo dove c'erano le stelle, non le avevo mai viste con l'impressione vivida di poterle toccare, è stato bellissimo. L'opera non è il mia genere preferito  anche se mi sono piaciute in particolare il "Tabarro", "Il Castello di Barbablù" per quanto mi riguarda era troppo moscia tramettendomi tristezza. in futuro vorrei vedere qualcosa di più frizzante, allegro in una località ancora piu vicina a Torre del Lago.


Virginia Gasperini