lunedì 16 dicembre 2013

10 ottobre Giornata Mondiale per la Salute Mentale

di Franca Izzo

Livorno  11 Ottobre 2013
Sono passata col bus davanti alla farmacia di via Della Madonna, angolo via Grande ed ho avuto un senso di vuoto, ho provato un po’ di tristezza per la mancanza dei nostri colori, la gaiezza del nostro piccolo gazebo di ieri. Qualcuno ha detto che è mancata un po’ di musica per attirare l’attenzione delle persone, ma personalmente il brusio, più o meno forte e vivace delle nostre voci mi sembrava più appropriato, e incuriosiva ugualmente i passanti, che leggevano da distanza i cartelli appesi al gazebo, cartelli rigorosamente gialli; giallo colore dei matti e della nostra associazione Mediterraneo.
Leggevano incuriositi, ma da lontano, perché temevano che si chiedesse dei soldi, e anche andando incontro alle persone, spiegando che in occasione di questo evento mondiale regalavamo le nostre vecchie riviste, che parlano di noi utenti e delle cose che c’interessano, qualcuno sembrava non sentisse nemmeno, e tirava a diritto senza rispondere; soprattutto vicino all’ora della preparazione del pranzo.
Noi abbiamo mangiato panini e bevuto caffè sul posto, tutto preparatoci da Angelo.
Dicevamo che guardavano a distanza, ma se qualcuno si lasciava coinvolgere i dialoghi arano anche interessanti. Ne cito alcuni:
Una signora che opera presso il Tribunale, ma non ha detto a quale titolo, ha denunciato il fatto che in caso di necessità, per alcuni casi di cui non vuol fare nomi, è difficile contattare le strutture di competenza, dice che non hanno un fax, che i telefoni sono sempre occupati, e quando rispondono non si trova mai il referente giusto o un responsabile. Lei per il suo lavoro ha più contatti col centro Poggiali che col Frediani, che trova un luogo molto squallido e lo definisce: “quattro sbandati allo sbaraglio”.
Un’infermiera che ha operato a lungo nella provincia di Roma, e ora lavora con un gruppo di teatro di ragazzi che comprendono tutti i disturbi mentali, compresi autistici e down, ha parlato a lungo con noi, e anche il suo accompagnatore, che si definisce ex utente. Ci hanno fatto i complimenti per l’iniziativa di oggi e per quello che facciamo come associazione. Ci siamo confrontati anche sul tema dei farmaci, evidenziando soprattutto l’efficacia del litio, e sulla sua pericolosità, se protratto nel tempo, per i gravi effetti collaterali. Forse verranno alla lettura delle poesie, anche se trovano un po’ noiose il modo di esprimersi degli utenti e preferiscono il teatro; rispondo che Auto-Mutuo-Aiuto vuol dire saper ascoltare la espressioni altrui, anche se non le condividiamo fino in fondo. L’infermiera mi mostra il lato destro della sua giacca, compitamente ricoperto di spille a placca di tante associazioni onlus e chiede se ne abbiamo una tutta nostra, dico di no, ma potrebbe essere un’idea.
Un altro uomo, dall’aspetto trasandato, si è avvicinato molto critico sul sistema livornese che definisce il più retrogrado di tutt’Italia, inutile dirgli che è il contrario, e che Livorno, anche se c’è molto da fare, è tra le prime realtà toscane ben organizzate per il sistema di cura, con servizi validi. Lui è arrabbiato con il giudice tutelare che assegna gli amministratori di sostegno, così una persona non è più libera di spendere i soldi del suo sussidio come vuole; li definisce tutti fascistoni ed altri appellativi politici dispregiativi.
Tante persone ci hanno chiesto cosa fa la nostra associazione per aiutare le persone portatrici del disagio mentale. Altre, soprattutto stranieri, chiedevano aiuti personali per una casa, un lavoro, non immaginando che tutto questo manca anche a noi. Ho notato che alcune persone che ho visto frequentare i servizi di salute mentale, non si sono neppure avvicinati, facendo finta di non vederci e tirando a diritto. Sotto il gazebo un tavolo ricoperto da una tovaglietta verde brillante, colore della speranza, e tanti palloncini colorati che donavamo ai bambini, con su scritto “10 Ottobre Giornata Mondiale della Salute Mentale”, le nostre riviste cartacee con dentro un segnalibro, rigorosamente giallo, che pubblicizza il nostro sito con le nostre attività, ma soprattutto le nostre riviste online di Nuovo Abitare.
Esponevamo anche le nostre brochure col sole che ride illustranti le nostre prime attività, ora facciamo molto di più, ma se vogliono scoprirlo devono visitarci sul nostro sito. Nel tardo pomeriggio ci siamo trasferiti presso la circoscrizione 2, sugli scali Finocchietti, per allestire una piccola mostra dei nostri disegni, niente di pretenzioso, solo qualche disegno che ci siamo scambiati tra noi come un segno d’affetto a ricordo l’uno dell’altro o che abbiamo usato come copertine per le riviste e gli allegati o per le locandine delle nostre attività. Il gruppo di teatro “La carovana dei sogni” guidato da Michele Cuchel ha letto alcune poesie scritte dagli utenti che negli anni sono passati nel servizio di salute mentale livornese. Quindi ci siamo salutati con l’esibizione del coro “L’orizzonte” nato all’interno della comunità terapeutica, che si è spostato all’esterno presso l’associazione ed è aperto a tutti i cittadini volontari che ne volessero far parte. E per finire questa bella festa, perché così abbiamo percepito questa manifestazione, pizza a volontà.

In contemporanea sui campi sportivi di Campiglia Marittima abbiamo organizzato il torneo di calcio “Città di Livorno” in collaborazione con le associazioni “Il gabbiano” e “Comunicare per crescere” di Piombino; ma questo vorrei lo raccontasse chi vi ha partecipato.

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