di Stefano Scotti
“Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni, quelle che
fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore ai sentimenti .
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza, per inseguire un sogno, chi non
si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta la musica, chi
non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare, chi passa i giorni a lamentarsi della propria
sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore al semplice fatto di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità”
PABLO NERUDA
Che pazzo che sono, mi sono messo in testa di
scrivere, raccontare quello che accade riscrivendolo, osservando le vicende, “
la vita che scivola via” e potendone cogliere l’attimo che sfugge e potendolo esprimere con i miei occhi.
Intanto metto la puntina sul disco, è un vecchio 33 giri e sentendo la
dolce melodia mi viene da buttare giù "questo non so cosa" con quello che mi passa
per la mente pensando alla vita incasinata che uno ha! Parlando in prima
persona posso parlare di storie, dei casini, e dei piccoli e grandi orizzonti che si aprono “portando in
porto" qualcosa. Le piccole gioie che incontro ogni giorno ricevendo anche
critiche, si sa così va il mondo,
sentendo dentro la gravità della malattia di nonna e i mille problemi
via via che passa il tempo. Soltanto ieri stavo per essere ricoverato. Oggi ho
trascorso un'eccellente giornata. Brutte notizie da nonna che mi ha
telefonato all’ora di pranzo dicendomi che qualcosa è sfuggito all’operazione che ha subito non meno di quindici giorni fa e che dovrà fare
delle applicazioni.
Questo è grave visto che le sono molto legato e mi spiace che non abbia
superato il male anche all’ennesimo acciacco. Lunedì arriverà a Livorno.
Ma vivendo ogni giorno una vita diretta e cercandola di riempire con le
varie “Stronzate” che formano i giorni, le settimane, i mesi, gli anni che
lentamente ti scivolano addosso, mi torna strano pensare ad una vita come vorrei
che fosse.
Chissà come fanno i marinai, quelli che una vita ce l’anno ma non possono
vivere.
Io fortunatamente la posso “spremere fino all’ultima goccia”, nei limiti
e nelle regole certo, ma ho imparato a vivere di poche cose, in un cammino
intrapreso tre anni fa perché stava ormai giungendo al termine con non pochi
sforzi. Soltanto ieri ho aggredito la cara Paola, la Psicologa che dopo l’ultima
sfuriata mi voleva ricoverare, giustamente o no, facendo fede all’accordo stipulato durante il
mio ultimo ricovero, dicendo che con il mio atteggiamento turbavo i ragazzi, ma
non pensavo di avere torto.
Non esistono solo magagne! Ho assistito nella prima giornata di coppa
Italia all'incontro di calcio Livorno- Cagliari e devo dire che l’entusiasmo e la carica erano a mille! sia per il
bel gioco del Livorno, squadra della nostra Città che seguo da quando ci ha
regalato Domeniche importanti come la stagione che l'ha vista capolista dalla
prima all’ultima giornata, trascinandomi di settimana in settimana allo stadio
.
Novità ce ne sono state, la campagna acquisti ha visto il rinnovo del
contratto del “capo degli ultras", il capitano Igor Protti, che ieri sera ha
segnato prima su rigore poi, dopo pochi
minuti su azione personale.
Purtroppo il nostro allenatore non c’è più, il posto di Osvaldo Iaconi
che dopo un litigio con un dirigente della società, ha fatto le valigie, è
stato occupato dal non meno blasonato Donadoni .
Il Livorno di Protti ci ha regalato la prima vera gioia di un campionato
che non si presenta per niente facile e nel quale ci sarà da SOFFRIRE.
Questa è stata la cornice di una Domenica passata con il "Sole in faccia" lontano da quelle cartelle che, tre volte al dì, vengono scritte in base al mio
comportamento.
Una Domenica come tante, trascorsa“ inseguendo ciò che ero”.
Stamani mi sono svegliato ancora euforico per la giornata festiva
conclusa, erano le nove, sono stato chiamato prima da Paola e poi da Emilia per
preparare la colazione.
I biscotti erano finiti e il latte scarseggiava, dopo aver apparecchiato
con gli avanzi del giorno prima mi sono recato a lavoro.
Raggiunto l’ufficio per l’educazione alla salute dove da aprile sono
stato assunto come tirocinante, ho pensato bene, visto che non avevo niente
altro da fare, di buttare giù una bozza con quel poco che so fare al computer,
delle cartelline per le fotografie che scatterò, tempo permettendo, al mitico
“Bagno schiuma” spiaggetta balneare, frequentata dai vecchi amici, dove non
manca mai di fare qualche incontro interessante.
Così sognando dietro uno schermo ho trascorso le ore di lavoro….. se di
lavoro si può parlare, visto che sbrigati i pochi impegni che questo mi procura
posso fare ciò che voglio.
Consegnate le foto per la stampa e dopo aver acquistato un po’ di
materiale, ho pranzato.
Del malumore e dei pensieri che solo ieri assillavano la mia mente non
resta che un vago ricordo.
Prendo una modella, e gli faccio una serie di scatti…., una ragazza
incontrata per caso, oggi l’oroscopo sul Tirreno dice di non smettere di
lottare! Non smetterò!
Così si fa sera e poi notte, e poi di nuovo mattina… chi ci impedisce
di sognare?
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