…... Davvero “non siamo soli” è quello che lega il mondo
della salute mentale e dei possibili altri modi di curarsi sono possibili e
fattibili, per una vita normale, che poi
non esiste secondo me. Comunque il nostro sforzo a portare conoscenza ed Auto
Mutuo Aiuto come speranza e metodo di cura in altri mondi scambiando così esperienze e conoscenza là dove sta
nascendo grazie al nostro aiuto.…
Un'esperienza
fantastica la possibilità mischiarci alla cultura egiziana, appena mi si è
presentata l'ho presa al volo..... l'occasione di confronto con altri gruppi di
auto- aiuto egiziani, una collaborazione che dura da non so da quanti anni
cercando di sviluppare cultura e conoscenza là dove non c'è..... ma sta
nascendo, laggiù dove esistono ancora i manicomi.
Ad Alessandria D'Egitto abbiamo avuto l'occasione di
incontrare gruppi di Auto-Muto-Aiuto Egiziani nati da poco che stanno via via
sempre più sviluppandosi in un paese dove la donna non può mostrare il corpo e
porta il velo per nascondere i capelli.....
Il gruppo è formato da me, Marco, Benedetta, naturalmente
senza Paolo Pini non si va da nessuna parte, Salvatore Galante di Piombino ….
l'aereo per la prima tappa, Roma c'è presto e la sveglia va rimessa alle quattro
poi l'incontro con i baresi che vengono con noi …. sono in quattro Mariella
psicologa poi c'è Vincenzo Maddalena e Cosimo, bel gruppo insomma.
Alle dodici imbarco
per il Cairo dove ci aspettano gli autisti per scortarci nel vero senso della
parola, due autisti di Alessandria, l'impatto con la metropoli è caotico il
traffico è assordante tutti a correre sempre quando sono al volante; facciamo
sosta a una baracchina lungo la via e per cena io mi mangio un cheeseburger la
strada la riprendiamo dopo aver fumato una delle poche sigarette della giornata
lungo la strada è dissestata e il
traffico intenso, arriviamo a mezzanotte e ci sistemiamo in un albergo della
città, io crollo a letto..... ma riposo sempre male quando sono fuori casa così
mi alzo disturbato e incuriosito dai canti e preghiere provenienti da una
scuola lì vicina.
Il mattino dopo colazione ci vengono a prendere e ci portano
nella loro sede finalmente ci presentiamo e parliamo con l'aiuto della
traduttrice dei loro progressi fatti ed è chiaro che un po’ del nostro aiuto e
scambio di idee sta funzionando, nel
pomeriggio sono in programma interviste per lo scambio di idee e racconti sui
progressi nel campo sella salute mentale e nello sviluppo nel campo dell'Auto-
Aiuto con delle lezioni video condotte da Paolo.
Torniamo all'albergo
nel pomeriggio....
Per cena pesce in un ristorante di
lusso dove assaggio il “caffè turco” poi una passeggiata lungomare …. giuro la povertà di quella
gente, non l'ho mai vista, ma si accontentano di fumare shisha e di poche altre
cose.
Poi una passeggiata nel lungo
mare per tornare all'albergo.
Dopo un giro lungo il mercatino
davvero particolare dove trovi di tutto ….
Quella sera giocava la nazionale
egizia contro il Marocco cosi tutti in strada al caffè al vedere la tv e a
fumare shisha e a me m'incuriosiva sempre di più.
Per compagno in camera avevo Marco
che va a letto, io non avevo sonno, non dormo mai... decido di assaggiare lo
strano narghilè in un bar della metropoli....il gestore è simpatico e parla
inglese così mi porta un narghilè mi siedo e assaggio la spezia alla frutta....
poi mi metto a parlare con dei ragazzini del posto che appena capiscono che
sono italiano mi fanno vedere le foto di
calciatori italiani e mi dicono che vorrebbero emigrare perché non amano
il paese Mussulmano, dopo uno di loro si mette a gridare e capisco che sia il
momento di andarmene a dormire, pago e me ne vengo....l'indomani c'è da fare
presto per la partenza di noi Italiani e il
gruppo per il deserto Africano in
Nubia.
Il volo dura
poco ma segue il percorso del Nilo.
Ad Aspettarci al Cairo ci ha
raggiunto il dottor Mario Serrano primario e responsabile del servizio di
salute mentale di Livorno persona estremamente simpatica e umana.... facciamo
tutti il biglietto e via si parte destinazione Aswan nel deserto dove veniamo
accolti da un gruppo che esegue un ballo tipico il gruppo canta e balla e
qualcuno di noi si lascia trasportare e si mette a muoversi, non so se sia un
ballo sacro con il quale ci accolgono festosamente musica di tamburi e canti
con i quali ci presentano davvero un'ottima e ricca cena....visito la casa c'è
una nicchia con all'interno tre coccodrilli
…. la cena si conclude con un tè alla menta.
Non ancora soddisfatti io Marco e
Maddalena torniamo a ballare e fumare shisha nel locale davanti all'albergo assieme
al gruppo di Egizi di Alessandria ,,,, e devo dire che l'auto aiuto serve
anche perché fa sentire meno soli ma
un'esperienza cosi chi se la immaginava?
Il giorno dopo andiamo a bere il tè
preparato con zenzero e altre radici lungo il Nilo anche lì c'era shisha così insieme agli Egizi ce la passiamo fumando tutti.... Per cena, tornati al
villaggio, melanzane insalate e peperoni
con ripieno di una specie di riso non vedo la carne ma c'era comunque nel
secondo giro mi ritrovo una patata cruda messa nel sugo …
Passa un giorno e la diarrea miete
la prima vittima Cosimo si alza con
febbre e crampi allo stomaco …. abbiamo la possibilità tornati di fare
interviste agli Egiziani di visitare il villaggio che ci ospita.
Livornesi Baresi Egiziani leghiamo e facciamo cagnara
con varie canzonette caratteristiche nazionali ogni giorno sul battello che ci
porta tutti i giorni in giro.... visitiamo un tempio di sera perché c'era un
gioco di luci che rendeva lo spettacolo visivo decisamente meraviglioso..... la
loro religione impone alle donne di portare il velo per nascondere i capelli e
devono portare pantaloni lunghi e coprire tutto il corpo fino alle mani un giorno visitiamo l'orto
botanico lungo il fiume ad Aswan li contrattiamo e per un caffè turco 5 lire,
io e il dottor Serrano ci sediamo dopo ci raggiungono gli altri …. il ritorno
al villaggio è drammatico perché Mariella scivola lungo la scalinata per
tornare al battello e si rompe le due costole.
“Noi non siamo soli” è questo che
sta nascendo nei gruppi di auto-muto-aiuto egiziani grazie a questo
stupendo gemellaggio scambio …c'era una
famiglia Egiziana cristiana che non portava il velo, ho fatto amicizia perché
vedevo mi giravano intorno le due ragazze dai lunghi capelli gli chiedo come si
chiama e mi metto un po’ a chiacchera con una di loro mentre saliamo per una
via.
La diarrea fa strage fra il gruppo
Italiano e Vincenzo e Cosimo prendono anche la febbre alta, io no ma inizia il
mal di pancia …. tutte le sere ce andavamo a fumare shisha nel locale di fronte....
ora immaginate un villaggio arabo che ci ospita con tutta la sua religione
assieme a degli amici egizi e alla loro cultura ma soprattutto questo viaggio
il primo che faccio nel mondo Arabo, pensate che razza di
giro con un gruppo proveniente da un altro paese, altra cultura.
Ho avuto anche modo di stringere
legami più solidi fra noi italiani, legami che non avrei mai immaginato e che
rafforzano l'amicizia e fanno emergere quello che nella vita di tutti i giorni
mascheriamo, come la sensibilità e l'affetto.......….
Serve anche a questo l'auto aiuto!
.....
Wow Stefano! Che esperienza bellissima! Il tuo bellissimo modo di descrivere questo viaggio, i luoghi, sensazioni e persone mi hanno trasportato in questo luogo magico. Spero un giorno di andare in Egitto perche' mi ha sempre affascinato sin dai tempi di scuola. Bravo continua a viaggiare e fare nuove esperienze. un abbraccio Maria
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