lunedì 30 gennaio 2017
Il lago sul terrazzo
Di Meri Taccini, Liliana Fabbri e Luana Baldacci
Il tempo trascorreva sereno nei pressi di un lago colmo di
ninfee e delicatamente increspato da una leggera brezza. Questo lago non si
trovava in mezzo ad una foresta o in una profonda valle, ma sul terrazzo di un
appartamento nel bel mezzo di una città fantasma. In quella bizzarra casa
abitava uno strano omino dai capelli arancioni e dagli occhi felini. Pur
vivendo in una città completamente disabitata, il nostro omino non mancava mai di
apparire al meglio, indossando il suo miglior completo: una giacca abbinata a
dei pantaloni a quadretti gialli e verdi. Ma, non vi sembra stravagante
possedere un lago sul proprio terrazzo? Certo, vi potrà sembrare strano, ma lo
strampalato omino aveva “catturato” questo lago in un posto molto lontano.
Laggiù, oltre i monti, oltre i deserti e fin oltre le pianure imperversava una
forte siccità; l’erba ingialliva, le piante appassivano e i pesci morivano,
perciò guidato da un grande spirito di coraggio e di altruismo, l’omino, armato
di lunghi stivali, di un cappello da marinaio, di una paletta e di un piccolo
secchiello giallo, uscì di casa per andare a prendere e catturare il lago.
Camminando ogni giorno avanti indietro con costanza, pazienza e dedizione,
settimana dopo settimana ed anno dopo anno il lago sparì. Sembrerà incredibile,
ma tutta quella massa d’acqua, aveva trovato una nuova casa, proprio il grande
terrazzo del piccolo omino. Ora tutte le piante e tutti gli animali che
abitavano il lago erano contenti di aver trovato un nuovo posto in cui vivere
felici insieme all’omino che li aveva salvati.
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