Eccoci dunque ad una nuova, seppur breve, avventura sul " grand Bleu ", dove saranno uniti il mare, con il suo viaggio e la terra, con il sentiero dello Zenobito, che attraversa tutta l'isola della Capraia.
E come tutte le volte che si riempie una borsa di oggetti personali preparandoci ad affrontare un nuovo viaggio, anche questa volta metterò nel borsone un pò di esperienza in più, un pò di sudore in più, un pò di nuovi stimoli che mi permetteranno di vivere questa crociera in barca con un nuovo entusiasmo e con nuovi traguardi da raggiungere, con un sorriso e una goccia di sudore.
Sono pronto dunque ad affrontare questa nuova sfida insieme ai miei compagni di viaggio che dovranno sopportare questo mio carattere, a volte pure insopportabile pure a me, a volte fin troppo tranquillo, ma è caratteristica del mio segno, lo Scorpione, avere questa dualità, nel bene o nel male, anche se tutto è in effetti, molto relativo.
L'attesa del viaggio, la preparazione della borsa, il ricordarsi di mettere dentro tutto quello che ti può servire, dal cambio alla macchina fotografica, per me è un rituale che preparo almeno un giorno prima e che poi puntualmente, nel corso delle ore, la borsa la riapro e ricontrollo maniacalmente se ho messo tutto dentro, sempre con quel sottile sentore di aver dimenticato qualcosa.
di seguito l'attesa al Molo Mediceo degli altri compagni di avventura, stempera in me, la tensione che accumulo durante le ore precedenti alla partenza, vedendo nella Sambac, una fuga dai problemi quotidiani.
E come per magia, la passerella di legno che faccio per salire a bordo della barca, è come un interruttore che mi stacca la corrente dei pensieri che accumulo durante l'arco della giornata; salirci sopra mi sgombra dalla mente i pensieri, i problemi e i dubbi che mi porto quotidianamente dietro.
La vela spiegata, quando la brezza del vento lo permette, è per me come se la mia mente si aprisse improvvisamente e diventasse tutt'uno con l'imbarcazione, con le onde che si infrangano sulla chiglia della barca che corre verso il grande blù.
Libera, dalla catena che la teneva ormeggiata nel porto, come la barca, la mia mente, i miei pensieri corrono liberi sul mare e metaforicamente la mia anima si fonde con i due grandi blù, il mare e il cielo infinito.
Naturalmente ci sono altri momenti di condivisione, come lo scambiarci le opinioni della crociera, il preparare il pranzo o la cena con le altre persone intorno ai fornelli, l'uscita serale, quando dopo aver attraccato la Sambac nel porto, si esce insieme per condividere un caffè o un gelato e per altri andare a trovare un luogo appartato e buio dove ammirare l'immensità del cielo sopra le nostre teste.
E le giornate scorrono veloci come i nostri pensieri, ti godi il tramonto cenando fuori sulla plancia della barca o se sei mattiniero come lo sono io, ti alzi a vedere l'alba che sul mare è sempre una cosa spettacolare, passi la mattina che è un soffio e ti ritrovi il pomeriggio, come succede a me, a pisolare un quarto d'ora sulla tua brandina, cullato dal moto delle onde mentre magari si va verso una nuova destinazione.
E quando è il momento di rientrare e incominci ad intravedere sulla costa le case e i posti che ti sono familiari, ti assale sempre un momento particolare di nostalgia, pensi che quei giorni sono passati lievi e veloci come il vento sulla vela, guardi la tua borsona, il volto delle altre persone e infine ti giri ad osservare per l'ultima volta la scia bianca della barca che traccia sul mare, ma in fondo ringrazi, il tuo Dio o altro ancora per aver passato in serenità questi momenti che vorresti non finissero mai.
Alfredo.
Che meraviglia alfy certo che ricavi il massimo e le massime emozioni dalla crociera
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