Ciao a tutti,
Sono la vecchia dell’aceto, come mi chiamo io, il mio nomignolo rispecchia il come mi sento, me lo sono data da sola, me lo sono dato perchè mi sento inferiore agli altri e avendo questo tipo di problema, a volte, mi arrabbio con me stessa. Il mio desiderio è trovare un lavoro, una casa e un ragazzo o una ragazza per poter abitare insieme, da sola finalmente, a casa spesso non riesco a stare bene e vorrei anche vedere se so prendermi cura. Da quando la mia migliore amica è deceduta a causa di un tumore e lo scorso anno è morto il mio primo ragazzo di una brutta malattia mi sono sentita sola e persa, le mie amiche hanno famiglia e figli e quindi poco i tempo per uscire come prima, sono molto legata a loro, al funerale della mia amica non ho avuto il coraggio di presentarmi, forse perchè non avevo la forza di lasciarla andare, eravamo tutte e due bullizzate e perciò avevamo un certo legame speciale nel comprenderci, ci volevamo tanto bene; quando era sulla sedia a rotelle ricordo che giocavamo ad Uno, si colorava, si giocava a carte, ragionavamo di ragazzi sbagliati... solo gli angeli sanno quanto mi manca, vado al cimitero dei Lupi con mamma e parlo di lei in silenzio, prego che adesso sia felice e la immagino a fare le sue collanine e braccialetti che tanto amava fare per se e le sue amiche.
Riuscirò a lavorare? A costruire una vita davanti al mio presente?
Non lo so...ma so di ringraziare Mediterraneo per questo ultimo anno di borsa lavoro e sopratutto ringrazio alcune persone che mi hanno aiutato quando ero in crisi e in difficoltà, in questo luogo nessuno mi giudica, molte persone soffrono o anno sofferto, come me, e questo unisce.
Vi auguro una buona Pasqua e spero che presto andrò da me: ritornerò a camminare come prima, voglio farcela, ancora è lungo il cammino e la mia patologia non la auguro a nessuno, a volte vorrei fare le cose come gli altri e non sempre mi riesce, ma ciò non sarà un mio limite ma il mio nuovo punto di partenza.
Un abbraccio
Virginia
Brava Virgy
RispondiElimina