Un'altra volta è notte e mi trovo a scrivere, forse solo perché è notte e vivo strani fantasmi e sogni vani, la bottiglia è vuota, l’eco si è smorzato appena, delle risate fatte con gli amici e i brindisi felici in cui ciascuno chiude la sua pena è persa, è tutto perso, non ci si può ritrovare soli con se stessi ma a volte è cosi; vorrei dire dove ho mancato e dove ho sbagliato ma le morali fatte hanno chiuso i vostri cuori. Questo è il problema, un ragazzo diventa uomo, cresce, diventa vecchio e muore. Questo inizio di discorso di per se è difficile da capire, ma se ci si pensa un po’ e facendo riscontro ad un sacco di difficoltà personali che ho vissuto in passato, forse adesso affrontabili differentemente, sembrano essere tutt’oggi insormontabili. Il caos soltanto sta riempiendo la mia testa: il traffico, mi sono trasferito in pieno centro, bloccato in casa con il lavoro a distanza a causa della pandemia, vicino ad una scuola dove dalle sette alle tredici passano bambini e autobus fino alle dieci, tutto questo caos racchiude un tempo pieno di frenesia e disagio e sento che non mi appartiene. Gli acciacchi dati dall’età e dalla vita aumentano con il passare del tempo e cosi il mio modo di curarmi, tutto cambia, i tormenti si fanno pesanti, ognuno a sua volta ci lascia, cosi va il mondo mai si saprà il nostro avvenire finche anche noi incontreremo la fine inesorabile…restano i sogni senza tempo e l’impressioni di un momento, è quello l’importante: i ricordi di una vita che ancora è in corso d’opera, un po’ incasinata ma abbastanza rassicurata per il coraggio e la volontà di affrontarla, di farcela, cosi per le sfide della vita, sto migliorando un po’ per renderla più decente e degna di valore, mio padre e mia madre hanno cercato a loro modo di darmi insegnamenti validi difronte ad una buona esistenza ed in tanti dopo di loro hanno provato a consigliarmi a riguardo, ed io dico: “bè, è andata e sta andando”.
Pensando alle mie disavventure passate o che voi state passando è entusiasmante e al contempo doloroso credere nella vita ma allo stesso tempo fare delle scelte e crearsi il futuro che prima non si riusciva a vedere è il primo motivo per cui vale la pena affrontarlo ed è ciò che farò in un modo o nell’altro, porgere delle forti speranze di creare e vivere il mio avvenire è il mio obbiettivo presente.
Stefano Scotti
Nessun commento:
Posta un commento