lunedì 27 ottobre 2014

Toccare il fondo...

di Stefano Scotti


La mia idea sul “toccare il fondo” adesso che ci penso.... concetto alquanto soggettivo visto che a me è capitato penso tre volte nella vita, e tutte a causa della malattia e del mio comportamento alquanto bizzarro e del mio stile di vita, vissuta sempre ai margini della sobrietà.... facciamo chiarezza raccontiamoci… Cresciuto in compagnia del popolo vero e proprio, di quei ragazzi al “margine” fra legalità e  clandestinità con degli amici però da quei tempi  sempre ricordati con immensa gioia volentieri rivisti, ho conosciuto dolori in età già adolescenziale con l'ammalarsi di mia madre in seguito ad un'incidente stradale quasi mortale  che feci quando avevo 9 anni: a causa del  forte choc si ammalò di nevrosi e questa malattia  ha influito nella mia vita,  che è stata un'eccellente rincorrersi di eventi spiacevoli e sono finito per beccarmi un esaurimento nervoso anch'io, cosi forte che viste le vicissitudini avvenute mi ha accompagnato al tentato suicidio …. ne ho passate di tutti i colori a causa delle droghe e della mia fantasia visto che è proprio questo il mio problema …a sedici anni, cominciò il calvario …. conobbi l'amore verso una ragazzina ma la storia ebbe poca durata; dopo un po’ mi chiusi in casa e avevo disagio a uscire visto che sentivo strani odori che abbinavo alla mia persona … sì insomma pensavo che la causa fossi io  e da quel momento cominciai a non uscire e ad isolarmi fino a che conobbi la psichiatria e gli psicofarmaci che uso tutt'ora … a quei tempi scoppiava la guerra in Iraq e aderivo a tutte le marce e manifestazioni  per la pace  nel mondo..... da comunista convinto …. Avevo mamma malata e un padre che mi aiutava, sì ma con lui  allora non andavo d'accordo e gli psichiatri, cavolo quanti ne ho girati! E tutte le volte erano pillole su pillole … bhe ho toccato il fondo quando ho detto “al diavolo tutto”… quando non potevo più vivere perché non avevo più la voglia di andare avanti.

Tentai il suicidio bevendo acido muriatico che trovai in cucina e questo causò la asportazione dello stomaco: conobbi a quel tempo l'ottavo padiglione ...Mi ci tennero 3 mesi, a casa non tornai fui allontanato dalla famiglia e finii in comunità …. A Villa Graziani  mi riscoprii tranquillo e mi fecero le ossa per  affrontare la vita felicemente e in modo autonomo.. ma la mia testardaggine non finì …. Di questi tempi sto bene ma mi curo sempre. Sono passato dal dispiacere per la morte di mamma alla malattia molto seria di babbo... ma non penso di poter rifare quel gesto...       

                                                                                                                                                                                                                                                                                             

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