lunedì 14 novembre 2016

La forza di farsi aiutare

Di Liliana Fabbri
A cura di Enrico Longarini

Si sa, l’Associazione Mediterraneo non manca mai di organizzare eventi e gite per far divertire tutti i suoi soci e così, come ogni week-end, domenica 2 ottobre siamo partiti carichi e pieni di aspettative (nonché di pranzo al sacco) per una bella gita a Firenze, alla visita del Giardino di Boboli. Sebbene il tempo non lasciasse sperare in un miglioramento e la minaccia di alcuni grossi nuvoloni in lontananza fosse sempre più concreta, non ci siamo fatti intimorire e così siamo giunti nel magnifico capoluogo toscano sui due furgoni guidati da Enrico e da Nicola, compagni inseparabili di ogni nostra avventura. Fortunatamente il sole ha avuto la meglio sul tempaccio e ciò ci ha permesso di fare una piacevole passeggiata fra le strade e le vie della città, colme e stracolme di turisti arrivati da chissà dove. Dato il mio problema alla gamba sono stata costretta a muovermi con la sedia a rotelle e, guidata da Enrico, Simona e Fabrizio ho superato ostacoli insormontabili come marciapiedi, sanpietrini, scalini e salite: mi sembrava di essere su una macchina da corsa! Arrivati a Palazzo Pitti ho preferito vedere il museo anziché entrare nel parco, la cui visita mi sarebbe risultata troppo difficoltosa a causa della mia carrozzina; questo però non mi ha certo abbattuto d’animo e lasciati gli altri compagni di viaggio, insieme ad Enrico, sono entrata nella celebre Galleria Palatina alla scoperta dei quadri, delle statue e di tutte le opere che vi sono conservate all’interno. Appena entrati quale meraviglia! Enormi lampadari a goccia, pareti dorate, busti di marmo, specchi e soffitti affrescati e come se non bastasse un numero incalcolabile di quadri che ricopriva le superfici di ogni stanza. Con stupore ho notato come la maggior parte dei soggetti rappresentati nelle varie opere fosse di natura religiosa e così ho potuto apprezzare i mille volti dolci e delicati delle Madonne col Bambino raffigurate dai pittori dell’epoca. È stata una visita davvero emozionante che ci ha fatto battere il cuore (anche perché Enrico, avvicinatosi troppo ad un quadro, ha inavvertitamente fatto scattare l’allarme: che ridere). Finito il percorso ci siamo riuniti con gli altri e, un passo dopo l’altro, siamo andati alla scoperta delle ricche vie di Firenze passando per il Ponte Vecchio e osservando il pericoloso livello dell’acqua dell’Arno, poi per la Galleria degli Uffizi ed infine giungendo al Palazzo della Signoria. È stata una bella esperienza, soprattutto perché non avevo mai avuto occasione di ammirare le bellezze di Palazzo Pitti e se in futuro potrò camminare con le mie gambe con maggiore autonomia mi piacerebbe poter visitare, anche solo per un attimo, il famoso Giardino di Boboli.


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