lunedì 14 novembre 2016

La mia storia di sincretismo religioso

Di Francois Macaione
A cura di Enrico Longarini


Sebbene sia nato ad Empoli nel 1970, sono cresciuto in un piccolo paese della campagna fiorentina, Fontanella. L’asilo gestito dalle suore e i sacramenti della comunione e della cresima, mi hanno fornito gli insegnamenti cattolici che mi hanno accompagnato durante la mia fase di crescita. L’influenza della religione è stata molto forte durante quegli anni, al punto che da mancino divenni destrorso; le suore infatti credevano che la sinistra fosse la mano del diavolo, perciò legandomi il braccio mi obbligavano ad usare la mano destra. La religione ormai faceva parte della mia vita in ogni suo aspetto ed avevo fatto miei i principi che mi erano stati insegnati. Così tutte le domeniche andavo a messa e leggevo le Sacre Scritture dando loro però un’interpretazione personale, seppur sempre cristiana. Nonostante ciò, grazie a mio padre e a mio zio materno, maturai un interesse verso materie “più scientifiche” come l’elettromeccanica e la radio-elettronica, e così durante gli anni delle superiori iniziai a frequentare l’ITIS di Firenze, dove mi diplomai in elettronica industriale.
A sedici anni mi successe una cosa che all’epoca reputai strana: un pomeriggio d’estate, mentre me ne stavo sdraiato sul letto, improvvisamente avvertii il battito del mio cuore rallentare e sentii il mio corpo sollevarsi verso l’alto. Mi vidi entrare in una specie di tunnel luminoso e attorno, insieme a sconosciute figure angeliche luminose, percepii la figura di una donna misteriosa che si trovava alla fine del tunnel, che con la sua voce, passò in rassegna tutta la mia vita, passata, presente e futura. In quel momento credetti di trovarmi in paradiso, ma improvvisamente mi sentii tornare all’interno del mio corpo. Questo episodio arrivò a condizionare e a determinare la persona che oggi mi trovo ad essere e nonostante gli studi di elettronica industriale, ritrovai dei concetti della religione cristiana e della filosofia buddhista (sulla quale avevo iniziato ad informarmi) proprio in quelle materie scientifiche che avevo studiato a scuola. Da quel giorno iniziai a creare una mia personale visione del mondo fondata sì sulle leggi universali della scienza, ma anche sui principi e sui concetti espressi dalla religione cattolica e dalle filosofie orientali. Differenti discipline e credenze non erano più elementi inconciliabili, ma trovavano spazio nella mia mente che in questa maniera scopriva di non avere più orizzonti. L’essere umano ed il suo spirito, così, potevano essere riprodotti attraverso la rappresentazione di un sistema informatico, ossia di un modello basato sull’elettronica, sulla logica digitale e di conseguenza sulla matematica. Mi rendo conto che tutto poteva essere nient’altro che un’illusione, ma riuscii ad avvertire quasi fisicamente lo svilupparsi di questo cambiamento sia all’interno del mio corpo che all’esterno. Tutto ciò che avevo imparato da piccolo con la religione cristiana, dunque, altro non era che un modo limitato di osservare la realtà; i sette doni dello Spirito Santo presenti nella dottrina cattolica, ad esempio, potevano essere osservati, analizzati e compresi attraverso la logica dei Chakra delle filosofie orientali, ossia quei centri di energia presenti nel corpo umano che regolano le funzioni corporee, psichiche ed emotive di ognuno di noi. Il mondo e le relazioni con gli altri sono realtà complesse, la cui vastità può spaventare e disorientare se osservata da un unico punto, ma se impariamo a cercare dentro e al di fuori di noi possiamo riuscire a capire ciò che fino ad allora ci era sembrato imperscrutabile. 

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