Di Simona
Vannozzi
A cura di Enrico Longarini
L’esperienza di quest’anno a Montioni
è stata positiva come tutti gli altri anni. Mi sono piaciute come sempre le
camminate, la barca a vela e tutte le esperienze con i ragazzi, ma questa volta
ho anche avuto modo di apprezzare un altro elemento che non mi aspettavo di
trovare nella classe di una scuola: il rapporto degli insegnati con gli
studenti. Era chiaro che i professori, data forse la loro giovane età, avessero
stretto un legame saldo con i loro ragazzi, essi si trovavano sullo stesso
piano degli studenti che li percepivano come loro pari, ma nonostante ciò
riuscivano comunque a mantenere il loro ruolo di docente. Sfortunatamente, diversamente dalle
altre volte, quest’anno è venuta a mancare una figura centrale di riferimento
come quella della guida ambientale, che con la sua assenza, nonostante
l’egregio compito svolto dalle aspiranti guide, ha portato qualche disordine.
Uno degli aspetti che non ho apprezzato è stato il fatto che quest’anno i
ragazzi con i quali ci siamo trovati a convivere mi sono sembrati molto
distaccati e assenti; non dico che da parte loro mancassero la voglia e
l’energia, ma credo che vi fosse qualcosa che li frenasse ad entrare in
contatto con noi utenti. Posso essere certa di ciò perché gli anni scorsi gli
studenti sono sempre stati molto più partecipi e riuscivano ad integrarsi
meglio con tutti noi. Una novità che mi ha piacevolmente colpita è stata invece
il comportamento che alcuni utenti hanno tenuto nonostante il contesto
“difficile” che ci siamo trovati ad affrontare: nonostante le difficoltà delle
relazioni sono stati all’altezza della situazione. Personalmente ritengo che
uno dei problemi principali riguardanti la relazione con gli studenti sia
dipeso dal fattore dell’età. Mi sentivo più una mamma nei confronti dei ragazzi
che una persona con cui potessero condividere tutte le esperienze che abbiamo
avuto modo di trascorrere e così è stato per altri utenti che si sentivano
“troppo vecchi” per i ragazzi. Alcuni utenti più giovani invece sono riusciti
ad allacciare legami un po’ più stretti e credo proprio che questo sia dipeso
dall’età e dall’energia che hanno dimostrato di avere.
Brave le guide di Mediterraneo. Un altro percorso di Recovery...
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