lunedì 27 luglio 2015

L'amicizia crea salute

Di Enrico Longarini

Da alcuni anni a questa parte la nostra società, quasi inconsapevolmente, ha contribuito a generare un paradossale connubio che ognuno di noi si trova a vivere quotidianamente: quello tra la frenesia della vita di tutti i giorni e la monotonia della routine che la caratterizza. Questi due aspetti, elementi ormai peculiari dell’epoca nella quale ci troviamo a vivere, spesso ci portano ad acquisire cattive abitudini che non solo possono avere ripercussioni negative sulla nostra salute fisica e sulle relazioni che intessiamo con gli altri, ma possono persino arrivare ad ostacolare i nostri desideri ed aspirazioni e di conseguenza minare il nostro futuro.
Ragazzinsieme nasce per far fronte a queste innumerevoli problematiche. Esso è un progetto organizzato dalla regione Toscana volto a promuovere corretti stili di vita legati all’alimentazione, alle attività sportive e al movimento quotidiano. Il progetto è essenzialmente rivolto ad un pubblico di ragazzi tra i 9 ed i 17 anni, i quali, attraverso esperienze nella natura a stretto contatto con l’ambiente, hanno l’opportunità di rinforzare sia le proprie abilità personali, imparando concetti quali la cura ed il rispetto di sé e degli altri sia quelle relazionali, Ragazzinsieme infatti affiancando ragazzi che non si conoscono cerca di promuovere fra di loro una cultura del rispetto e della scoperta dell’altro.
L’esperienza del gruppo che ha vissuto a Montioni da 7 al 13 luglio è una perfetta rappresentazione di come i buoni principi che il progetto si propone di insegnare non siano solamente una vaga e irrealizzabile idea, ma siano obiettivi concreti che i ragazzi possono realmente apprendere ed interiorizzare.
Una delle prime attività che i giovani hanno svolto consisteva nello scrivere su di un foglio tre caratteristiche che potessero descriverli al meglio in maniera tale che tutti potessero leggere quelle degli altri e di conseguenza iniziare a conoscersi l’un con l’altro.
Molti sostenevano di ammirare la capacità di alcuni di loro di essere aperti nei confronti del prossimo, ma il ghiaccio non ha tardato a rompersi, difatti è bastato appena un giorno perché i microgruppi che solitamente si formano durante i pasti (quello dei maschi e quello delle femmine) iniziassero a mescolarsi di giorno in giorno, dando così modo ad ognuno di conoscere sempre di più le altre persone. Nei giorni successivi le passeggiate diurne e notturne, le giornate al mare, le attività fisiche e i giochi non hanno fatto altro che rendere il gruppo sempre più unito e coeso senza che vi fossero discriminazioni di genere o di età. Le escursioni poi hanno rappresentato per tutti loro un momento di apprendimento, molti infatti non avendo mai visitato la costa toscana hanno fin da subito fatto tesoro degli insegnamenti di Carlo la guida ambientale che li ha accompagnati per tutta la settimana. I ragazzi sono sempre stati molto attivi e personalmente credo che l’esperienza li abbia aiutati a riscoprire, e forse a non dimenticare, la gioia e la felicità che nasce dal divertimento condiviso.


Alla fine della settimana ai ragazzi è stato chiesto quali aspetti dell’esperienza avessero apprezzato maggiormente e al di là della soddisfazione generale nei confronti dei luoghi visitati e delle amicizie nate in così pochi giorni è emerso come molti di loro sperassero che questi semi di amicizia fossero coltivati e continuassero anche dopo l’esperienza di Ragazzinsieme. Alcuni di loro inoltre, con non poca forza, sono stati disposti a mettere in gioco loro stessi, “ho cambiato punto di vista e idea riguardo  la natura, ora sono più aperta e meno spaventata” dice una ragazza e personalmente credo che abbiano scoperto di essere più coraggiosi di quello che credevano.



Ringrazio Adelinda, Elena, Margherita, Ema, Noemi, Elisabetta, Lara, Davide, Duccio, Christian, Francesco, Tommaso, Jacopo, Guido e Marco per questa bella esperienza.

Enrico


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