Di Enrico Longarini
Da alcuni
anni a questa parte la nostra società, quasi inconsapevolmente, ha contribuito
a generare un paradossale connubio che ognuno di noi si trova a vivere
quotidianamente: quello tra la frenesia della vita di tutti i giorni e la
monotonia della routine che la caratterizza. Questi due aspetti, elementi ormai
peculiari dell’epoca nella quale ci troviamo a vivere, spesso ci portano ad
acquisire cattive abitudini che non solo possono avere ripercussioni negative sulla
nostra salute fisica e sulle relazioni che intessiamo con gli altri, ma possono
persino arrivare ad ostacolare i nostri desideri ed aspirazioni e di
conseguenza minare il nostro futuro.
Ragazzinsieme nasce per far fronte a
queste innumerevoli problematiche. Esso è un progetto organizzato dalla regione
Toscana volto a promuovere corretti stili di vita legati all’alimentazione,
alle attività sportive e al movimento quotidiano. Il progetto è essenzialmente
rivolto ad un pubblico di ragazzi tra i 9 ed i 17 anni, i quali, attraverso
esperienze nella natura a stretto contatto con l’ambiente, hanno l’opportunità
di rinforzare sia le proprie abilità personali, imparando concetti quali la
cura ed il rispetto di sé e degli altri sia quelle relazionali, Ragazzinsieme infatti
affiancando ragazzi che non si conoscono cerca di promuovere fra di loro una
cultura del rispetto e della scoperta dell’altro.
L’esperienza
del gruppo che ha vissuto a Montioni da 7 al 13 luglio è una perfetta
rappresentazione di come i buoni principi che il progetto si propone di
insegnare non siano solamente una vaga e irrealizzabile idea, ma siano
obiettivi concreti che i ragazzi possono realmente apprendere ed interiorizzare.
Una delle
prime attività che i giovani hanno svolto consisteva nello scrivere su di un
foglio tre caratteristiche che potessero descriverli al meglio in maniera tale
che tutti potessero leggere quelle degli altri e di conseguenza iniziare a
conoscersi l’un con l’altro.
Molti sostenevano di ammirare la capacità di
alcuni di loro di essere aperti nei confronti del prossimo, ma il ghiaccio non
ha tardato a rompersi, difatti è bastato appena un giorno perché i microgruppi
che solitamente si formano durante i pasti (quello dei maschi e quello delle
femmine) iniziassero a mescolarsi di giorno in giorno, dando così modo ad
ognuno di conoscere sempre di più le altre persone. Nei giorni successivi le passeggiate
diurne e notturne, le giornate al mare, le attività fisiche e i giochi non
hanno fatto altro che rendere il gruppo sempre più unito e coeso senza che vi
fossero discriminazioni di genere o di età. Le escursioni poi hanno
rappresentato per tutti loro un momento di apprendimento, molti infatti non avendo
mai visitato la costa toscana hanno fin da subito fatto tesoro degli insegnamenti
di Carlo la guida ambientale che li ha accompagnati per tutta la settimana. I
ragazzi sono sempre stati molto attivi e personalmente credo che l’esperienza
li abbia aiutati a riscoprire, e forse a non dimenticare, la gioia e la
felicità che nasce dal divertimento condiviso.
Ringrazio
Adelinda, Elena, Margherita, Ema, Noemi, Elisabetta, Lara, Davide, Duccio,
Christian, Francesco, Tommaso, Jacopo, Guido e Marco per questa bella
esperienza.
Enrico
Molto bello
RispondiEliminaMolto bello
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