Cerco un se
cerco un ma
cerco un qua
cerco un là
Se volevo
non facevo,
ma potevo e
non dicevo,
qua vorrei
ma non posso,
là potrei ma
non voglio
Un enigma
che mi assale,
mi
attanaglia e fa un po’ male;
ma resisto e
non lamento
il mio
cruccio che è tormento
Sono forte,
son caparbia
Vincerò la
mia battaglia!
I nemici
sono tanti,
più
agguerriti gli uni degli altri
ma proseguo
per la via
senza perder
quella dritta
Quel che è
saggio a volte è giusto,
una
giustizia e temperanza
non fa rima
con costanza
E se perdi
poi una staffa
con quell’altra
stai più salda
e se poi
rompi in galoppo
è sicuro un
gran sgroppo
Puoi
atterrare dolcemente
su un bel
prato di violette,
ma puoi
anche mal planare
fra le onde
di un bel mare
Si
rincorrono i pensieri
che giocano
a nascondino
fra le
foglie del giardino
ti riportan
sulla terra
fredda,
arida, assolata,
ma pur
sempre disastrata
Ma una luce
sfolgorante
mi si
accende
ora d’innanzi…
È la luce
del pensiero,
è la luce
del silenzio,
è la luce
del profondo
che mi porta
fino in fondo
in un mondo
vecchio e nuovo
che mi parla
di perdono.
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