Mio padre: l’uomo
buono per eccellenza, per me era la persona più buona che sia mai esistita e a
cui ho donato il mio cuore. Per me era perfetto, senza difetti. Certo, come in
ogni famiglia non sono mancati i momenti di contrasto e di incomprensioni, ma
quando se ne è andato, con lui è morta una parte di me. Aveva una buona badante
che si chiamava Maurizia che mi voleva molto bene e il giorno della sua morte anche
lei era presente. Era la mattina del 22 maggio del 2013. Lui se ne andò e così
chiamammo mio fratello per dire che babbo, il nostro babbo, se ne era andato. Il
pomeriggio di quel funesto giorno andai a dormire a casa della badante d’appoggio.
La famiglia, composta dai figli e dal marito mi ha fatto sentire come una di loro
e mi hanno trattato con generosità e amore e non finirò mai di ringraziarli.
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