Di Anonimo
Tanti anni fa quando ero ancora adolescente mi trovai a
vivere un’emozione intensa e fantastica che mi portò nel cuore una forte gioia
e contentezza che colmò il mio vuoto. Era la notte di San Silvestro, io e i
miei amici e conoscenti ci trovavamo a festeggiare il nuovo anno a casa di un
amico e dopo saremmo scesi per la strada e saremmo andati ad altre feste per
tutta la notte. La vita era addobbata di poesia festa amore amicizia e
fantasia. Conobbi tantissime persone e trovai una forza positiva che mi portò a
vivere una serata magica. Tutto sembrava ricco, di feeling e complicità. Ebbi
la compagnia anche di bellissime ragazze che sembravano fiorire dietro le
stelle e scendere giù dal cielo per farmi trovare qualcosa che non avevo mai
vissuto prima di allora. Tutto sembrava un sogno infinito. Le persone chi mi
erano vicine si divertivano a raccontarmi aneddoti fantasie e storie di altri
amici in comune. Non esisteva la tecnologia di oggi e quindi per essere felici le
cose dovevamo farle da noi. Invece di vivere virtualmente, facevamo tutto con
il nostro cervello dove ogni aspetto aveva una particolarità unica, una sua creatività ed una sua originalità.
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