Stefano Scotti
mercoledì 30 giugno 2021
Il mio primo campeggio
Una cosa che volevo raccontare della mia vita da adolescente è la prima avventura che feci in compagnia di un amico che proprio in quel
periodo estivo festeggiava il suo quattordicesimo compleanno, premesso che a
quel tempo la mia famiglia possedeva una roulotte con la quale trascorrevamo le
ferie estive un “po’ qua un po’ là”, scoprire posti nuovi, a mio padre piaceva,
e il periodo di pausa lo passavamo girando per lungo e largo l’Europa e sempre
nuovi posti in Italia. Per me era stimolante trascorrere i week end in un
campeggio a Marina di Bibbona cosi, conoscendo già il posto, pensammo di
passarci una vacanzina in compagnia di un amico con una tenda recuperata a 19,000
lire in piazza xx settembre durante il quale si svolgeva in quella località un
concerto allo stadio dei Pini di Viareggio di Vasco Rossi mio idolo e mio
cantante preferito già da fanciullo. Per questa avventura partimmo disorganizzatissimi,
non avevamo né fornellino né altri strumenti da campeggio cosi all’avventura, prendemmo
il treno e andammo via… fu una bellissima esperienza e fortunatamente dopo aver
finito i soldi e il cibo incontrammo dei campeggiatori svizzeri messi un po’
peggio di noi. Uno di loro era in astinenza da cocaina e appena toccava cibo lo
rimetteva, cosi cercammo di aiutarlo con della frutta ma fu inutile, la soluzione
venne con una scorta di fumo, droga illegale, da me conosciuta in tenera età e pensammo
che con quello poteva trovare sollievo, funzionò. Avevamo due biglietti in più
comprati dalla mamma di Luchino pensammo di venderli agli svizzeri per
proseguire la vacanza ma il gestore del camping si scoccio della musica alta e
ci cacciò via. Ci trasferimmo sulla spiaggia fuori dal campeggio: mare tutto il
giorno, pineta, docce e tutti i confort a disposizione. Arrivò il giorno del
concerto di Vasco e, con l’ultimo pezzettino di droga venduto agli svizzeri, acquistammo
i biglietti del treno e da Bibbona ci spostammo a Viareggio dove per la prima volta
potei ammirare Vasco finora sognato nelle canzoni e nei dischi che all’oggi non
usano più. Ci divertimmo anche perché gli svizzeri si frugarono e facendo
colletta tutti insieme arrivammo a comperare altra sostanza illegale, a quel
tempo usavo queste droghe per divertirci e svagarci un po'; passai una serata
incredibile e ineguagliabile insieme a quel bel ricordo concluso con partenza per
il nostro letto e al campeggio arrivammo all’alba, con l’immagine di Vasco
rossi visto a 10 metri fra 5000 persone in delirio; fine di un’avventura con il
mio ritorno a casa e con il bagaglio della prima volta in vacanza da solo.
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