lunedì 23 febbraio 2015

Disagio psichico a scuola

di Giuseppe D'Agostino

Uno studente sofferente di disturbi mentali è una persona fragile, ma la sua difficoltà è accompagnata anche da un altro aspetto, probabilmente abbastanza sottovalutato, che incide pesantemente nel suo rendimento scolastico. Le patologie psichiche, anche quando non riconosciute e trattate da uno specialista (fenomeno molto diffuso, visto che nell'età adolescenziale non sempre ci si rivolge ai servizi psichiatrici), limitano fortemente la capacità di concentrazione del ragazzo, diminuiscono la lucidità nel memorizzare concetti e nozioni e contribuiscono a generare angoscia laddove i risultati si dimostrano inferiori alle attese. E' vero che esiste la terapia farmacologica ma questa non sempre si dimostra una valida alleata nel garantire la piena efficienza durante le ore di studio.  




Da qui nascono i famosi sensi di frustrazione e insicurezza che, amplificati dalla malattia, aggravano anche i rapporti sociali. Purtroppo i giovani non hanno una esatta cognizione del proprio malessere e nel momento in cui sono affetti inconsapevolmente da un disturbo pensano di vivere un normale processo di crescita destinato a risolversi nel tempo. L'incapacità di mettere a fuoco adeguatamente la patologia getta questi individui in una sorta di cono d'ombra in cui la confusione mentale esercita un ruolo di paradossale predominio e i cui effetti si riflettono nei comportamenti, nel linguaggio, persino nei gesti, impedendo all'intelletto di svilupparsi pienamente. Inoltre, in questi casi, si consuma la frattura con il mondo esterno; gli insegnanti sono visti come nemici o nella migliore delle ipotesi come inflessibili giudici incapaci di capire le persone, i compagni di classe, notando le difficoltà del loro coetaneo e non avevo strumenti per valutare ciò che si trovano davanti, reagiscono secondo la propria sensibilità. Un errore che compiono certi docenti è di catalogare come svogliato lo studente che, a causa delle sue sofferenze, non riesce ad applicarsi nelle attività didattiche. La malattia mentale è una bestia che ti divora tutta la linfa vitale e la sua forza risiede in una potentissima e semplicissima controindicazione: è difficilissima da dimostrare in quanto in quanto nessuna risonanza magnetica può rivelarla. 

Nessun commento:

Posta un commento