lunedì 16 maggio 2016

Ritrovare se stessi

Di Laura Libardo

Sono alcuni mesi che seguo le attività che l’Associazione  Mediterraneo di Livorno organizza per i suoi soci come la redazione, momento durante il quale tutti insieme leggiamo gli articoli scritti da ognuno di noi all’interno dei quali  racchiudiamo i nostri pensieri e le nostre emozioni più profonde e che verranno poi pubblicate sul giornale online dell’Associazione, c’è poi il cineforum di cui si occupa Noemi con i suoi film ricchi di significato, il club di lettura tenuto da Enrico e le uscite del fine settimana.
Nella redazione, attraverso gli articoli, si conoscono meglio le persone, il loro carattere e le loro sofferenze di tristezza o di gioia, la loro voglia di vita e di star bene, i loro desideri, le loro aspettative e i loro progetti per il futuro. Le persone si aprono scrivendo e condividendo pensieri, gli altri danno suggerimenti e consigli permettendo uno scambio di emozioni e aiuto reciproco. Le persone così si incontrano in un’umanità profonda, evidente e si crea un’idea di futuro di speranza e grande ottimismo e fiducia nella vita. Anche con il cinema ci troviamo spesso a vedere film che smuovono le nostre emozioni e ci permettono di vedere la vita nella sua bellezza e nel suo significato più profondo e quindi ci parlano della nostra volontà e del nostro attaccamento alla vita con la nostra voglia di fare e costruire. 

Il club di lettura lo conduce Enrico, bravissimo:
in questi mesi abbiamo letto insieme miti antichi e moderni, fiabe, riflessioni e racconti di vario genere, persino fantascientifico e grazie a lui abbiamo scoperto Sherlock Holmes, personaggio bizzarro e divertente.
Abbiamo riscoperto letture che credevamo comuni e le abbiamo osservate da una prospettiva diversa e nuova grazie alle spiegazioni di Enrico; abbiamo imparato a trarre un senso positivo e umano da ciò che leggiamo ed abbiamo imparato ad ascoltare il punto di vista degli altri, a calarsi nelle loro problematiche ed emozioni e a riconoscere le nostre. Queste attività mi hanno aiutato a vedere la vita in maniera diversa, prima provavo un senso di estraneità verso di essa, mi sentivo esclusa perché non mi vedevo come gli altri e credevo di non fare niente di utile e positivo; vedevo tutto esterno ed estraneo. Adesso grazie all’associazione non sento più questo senso di estraneità. Ho un’idea positiva verso la vita, verso gli altri e persino verso me stessa e ho cosi la speranza di agire in positivo e soprattutto di riuscire a compiere gesti, che per quanto piccoli ed  apparentemente insignificanti, risultano essere positivi. E’ bello venire a incontrare amici e amiche con cui solidarizzare e ritrovarsi nella propria umanità e autenticità e sentire la propria forza e la propria vita. 

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