giovedì 4 agosto 2016

Un attimo

Di Rodolfo Lami e Noemi Mariani

Siamo qui, ai piedi di un discorso, dove la parola, stretta al collo dell’emozione, traspare di sillaba in sillaba la vita vissuta; gli sguardi vagano tra ricordi felici e drammi infantili mai compresi né voluti… Tutto composto da pezzi di memoria friabile al suono delle parole di chi ascolta ma  marchiate nel cuore di chi le pronuncia, un velo poco nitido posto davanti alla pupilla sotto forma di goccia, di lacrima di stilla che segna un volto leggermente contorto, seguito da gesti poco consoni in una conversazione tranquilla…
I forti toni e le parole sbilenche dall’emozione segnano la vita intera in un attimo. Al seguito di più lacrime pongo  fine al ricordo malsano, favorendo l’avvenuta alla mente di ricordi felici, i quali riaffiorano sempre anche dopo una tempesta, come  fiori bagnati dalla rugiada del mattino sbocciano all’insorgere del sole, riportando una fragile armonia nel volto di Rodolfo.


Tutto è composto da attimi, da ricordi che segnano il nostro vivere quotidiano, portarli “fuori” per esprimerli fa emergere la forza di come sono sempre presenti in noi, ma, tuttavia, vi è una forza maggiore per cui comunicare  ed è dargli una verità per cui sono vissuti, un senso per darci l’adesione alla realtà ed una appartenenza bifronte per chi ascolta e per chi si pronuncia, poiché l’esperienza di vita forma l’animo in entrambe le parti.   


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