lunedì 3 ottobre 2022

Sabatoamici: visita alla mostra "I pittori della luce" a Lucca

Mi permetto di esprimere un giudizio, il secondo su tre, della mostra appena visitata a Lucca, dal tema " i pittori della luce".

Non sono ovviamente un critico d'arte ma un'infarinatura permessa dall'abilitazione all' insegnamento della materia Arte e Immagine e vent'anni di insegnamento sia alle superiori che alle medie inferiori, mi consente di fare.

Premetto ancora che l'impressione positiva o negativa è un fatto puramente personale e che ognuno giustamente la interpretata e la vive alla propria maniera.

Su fondali completamente neri spiccano queste opere originali quasi tutte di dimensioni medie, partendo dall' inizio del '600 con un'opera di Michelangelo Merisi detto " il Caravaggio", un'opera di medie dimensioni non particolarmente conosciuta,
seguita da altre di diversi pittori influenzati dal suo stile pittorico.

Le cose positive sono la possibilità di vedere finalmente le opere nella loro grandezza naturale, cosa che il miglior libro non ti permetterà mai di fare.

Apprezzare il colore e i dettagli dei particolari unici nel suo genere e di poter quasi toccare i quadri messi giustamente ad altezza dell'occhio.

Le tele hanno un percorso fruibile e si leggono bene seguendo sala dopo sala il percorso dell'arte fino ad arrivare all'inizio dell'800 nell'ultima sala.

Il giudizio sarebbe stato positivo se non ci fossero state diverse cose negative, purtroppo.

La prima è che la disposizione dei faretti di luce gialla era terribile, alterava un po' la cromaticità delle tele e soprattutto erano stati posizionati in maniera assurda che dovunque tu ti posizionati davanti o a lato, la luce rifletteva impietosa sulla tela rendendo impossibile la visione completa dell'opera.

E non è cosa da poco visto che in quasi tutti i musei o mostre del mondo la luce viene diffusa uniformemente.

Un'altra pecca è stata la mancanza di pittori più noti e tele più famose che forse non sono state concesse per motivi a noi non noti.

In pratica, una mostra modesta, mancante di quelle opere che avrebbero attirato più spettatori,  che avrebbero potuto ammirare dal vivo e nella loro reale grandezza le opere esposte.

Curiosità; nessuna sala aveva un cordolo di protezione alle tele che impedisse a chiunque di avvicinarsi troppo, c'erano sì telecamere e una persona che controllava ogni sala, ma questa cosa mi ha stupito perché sì da una parte potevi quasi avvicinarti per riprendere i dettagli delle tele a pochi centimetri, ma dall'altra sicuramente qualcuno non visto ne avrà approfittato per dare una toccatina alle tele, imitando  l'apostolo Tommaso che se non toccava con le proprie dita non credeva.

Voto 6 e mezzo.

Alfredo

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