di Stefano Scotti
Me ne
gironzolavo per il moletto quando, ho incontrato Checca che usciva dal mitico
“Vermuttino”, da noi così chiamato il gestore del circolo della pesca di
Antignano con un piacere immenso le ho rubato la serata .
Faceva
piacere anche a lei, almeno così sembrava, avermi incontrato così siamo rimasti
in compagnia di due suoi amici e mentre il tempo scivolava via e fiumi di
parole venivano disperse il mio umore veniva sempre più allegro.
Non ho visto
i soliti amici incontrati solo più tardi al Bar salendo per tornare verso casa.
Si è parlato
con Francesca delle nostre vite un tempo così unite e adesso ritrovate
finalmente di nuovo, ho preso una seria cotta per lei…….
Ieri era il
24 Agosto 2004 e da un po’ di tempo frequento la compagnia della persona a cui
voglio un sacco di bene , da poco tornato da il relax delle ferie montanare ,
ho trascorso una settimana in compagnia di mamma Licia babbo Giovanni e il
fedele Telemaco , mio nuovo compagno di avventura, un setter regalatomi da una
futura infermiera incontrata al 10° padiglione durante il mio ultimo ricovero.
È un setter
Inglese la vacanza è stata davvero stimolante e ho potuto lasciarmi il caldo e
i pensieri a casa e per trovare la pace e il fresco là dove già da tempo volevo
andare.
Ieri l’ho
raggiunta sul luogo di lavoro dove si esibivano I Nomadi .
Va bhè! Non è
che il concerto mi sia piaciuto eccessivamente, mi ha solo fatto piacere
incontrarla e farle una sorpresa.
Oltre tutto è
stata una scarpinata non indifferente raggiungere “l’area Expo di Ospedaletto “
dove lavora Francesca come cameriera ad un ristorante della festa de l’Unità,
la sua compagnia durante la cena è stata la cornice a una serata veramente
indimenticabile.
Il cane me lo
tengo , avevo deciso di darlo ad un allevatore di cui non conosco neppure il
nome , ormai “Telemaco” ha un anno e si è affezionato a me.
Dovrei
cambiare casa, qui adesso stò male. Stanotte ho deciso di non dormire dopo
l’ennesima lite con un babbo che non è più lucido , vista l’età e la vita che
ha fatto.
Scorgo
girando lo sguardo una cartellina, la rubai quando ancora vivevo in via Gramsci
e lavoravo nell’ufficio di Monterotondo ; “Pensieri in fumo” leggo, si intitola
“abbi cura di te , non usare cannabis , se proprio non vuoi cerca almeno di
evitarne i rischi”, tratta della conferenza tenuta dalla dottoressa Pratesi.
Era la mia superiore nell’ufficio.
Cazzo quante ne ho passate!
Da solo una settimana ho lasciato il servizio psichiatrico di diagnosi e
cura dove ho trascorso 21 giorni durante i quali sono successe tante cose e di
personaggi ne ho incontrati parecchi.
Da due anni sono fuori dalla comune dove ho risieduto per 5
anni e dove ho iniziato a raccontare la mia vita.
E’ tempo di “migrare”, andare via.
Non diciamo stronzate, proviamo a pensare come un tempo facevo
con “persone capaci” che ricordo sempre molto volentieri, mi piaceva guardare
un vecchio DVD degli U2 oppure ascoltare un nastro introvabile in Italia “dei
Led Zeppelin” o una video cassetta , che Guccini pubblicò con successo per i
trent’anni di carriera che pensate canta dal 1954.
Mi piaceva “andare con calma”.
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