lunedì 9 marzo 2015

Preparando Naturalmente Uguali. Una scuola amica

dell'Istituto Orlando di Livorno
A cura di Enrico Longarini

I ragazzi recitano un breve testo teatrale sul tema dello stigma intitolato “La Pina” da cui si sviluppa  la discussione.

Il testo che abbiamo letto, a primo impatto, può far sorridere, ma se riflettiamo attentamente sul significato della storia possiamo scorgere un suo lato buio: quello di Pina, la ragazza che sentendosi diversa non accetta se stessa.
È una cosa che può capitare a tutti di guardarsi allo specchio e vedere nel riflesso qualcosa che non ci piace, qualcosa che ci fa sentire diverso dagli altri e che altera il nostro stato d’animo; di solito gli altri si aspettano  da noi un certo modo di essere ed anche che ci comportiamo in una determinata maniera, di conseguenza se ciò non avviene, la sensazione di diversità rispetto alle persone che ci circondano può divenire la causa di un nostro malessere. Ma se la “colpa” non fosse delle nostre diversità, ma di un mal giudizio degli altri?
Cosa possiamo fare per evitare che ciò accada?

Esistono diversi comportamenti che tutti dovremmo tenere nei confronti degli altri affinché vi sia un clima in cui le persone siano sempre accettate nonostante le loro diversità:

-       Informarsi: a volte basta solo un po’ di cervello, sono gli ignoranti che giudicano senza sapere e senza conoscere l’oggetto del loro “giudizio”. Il pregiudizio si combatte innanzitutto con la conoscenza.

-       Autocoscienza: è importante lavorare su se stessi.

-       Immedesimarsi nell’altro

-       Nonostante le singole diversità che ci appartengono è importante tendere all’uguaglianza.

-       Ascoltare l’altro: ad esempio quando nella nostra classe arriva un nuovo studente all’inizio viene inevitabilmente percepito da tutti come “quello diverso” ed è per questo motivo che la pratica dell’ascolto riveste un ruolo fondamentale; è solo grazie ad essa che possiamo scoprire quanto siamo simili o diversi dagli altri e chissà, magari trovare un nuovo amico.

Gli insegnanti della nostra scuola hanno il grande merito di essere riusciti a non farci mai sentire emarginati. Sono stati loro a farci crescere mentalmente e a venirci incontro nel momento in cui avevamo bisogno che qualcuno lo facesse perché ci sentivamo diversi o inadeguati e inoltre sono sempre stati loro ad avere la pazienza e la forza di non abbandonarci; spesso infatti in altri istituti, a causa del numero elevato di alunni in una classe, può capitare che l’insegnante non riesca a seguire tutti gli studenti e si concentri solo su pochi lasciando così al loro destino coloro che magari hanno bisogno di un aiuto maggiore.





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