Di Marco Tamburini
A cura di Enrico Longarini
Durante il periodo tra febbraio e marzo
del 2014 ebbi attacchi particolarmente forti di vomito e nausea così,
nonostante il breve lasso di tempo, nel giro di pochi mesi mi recai per ben
quattro volte al pronto soccorso di Livorno. Lì fui visitato dai medici che
però dopo solo alcuni esami mi rispedirono a casa senza che fossi ricoverato; il
personale, a mio avviso molto superficiale, non riteneva infatti la mia
condizione così grave da ricoverarmi.
Poco tempo fa però i vecchi sintomi
si sono nuovamente presentati. Per quest’anno l’Associazione
Mediterraneo aveva organizzato una visita all’acquario di Genova così io, entusiasta di questa opportunità, mi
sono unito molto volentieri alla gita. Il 14 marzo ci siamo così diretti verso Genova. Già prima
di partire però mi ero reso conto di non sentirmi bene e durante la visita
all’acquario il malessere si è manifestato con tutti i suoi sintomi: cominciava
a mancarmi l’aria, avevo giramenti di testa, nausea e vomito, così appena ne ho
avuto la possibilità sono uscito dall’acquario per evitare di rimettere
all’interno della struttura. Mi sentivo così
male che i miei accompagnatori hanno avvertito un addetto dell’acquario il
quale ha prontamente chiamato il 118. Sono stato accompagnato al di fuori dell’edificio
tramite le uscite di emergenza e lì ho atteso i soccorsi. Non appena
l’ambulanza è arrivata sono stato condotto all’ospedale Galliera di Genova. Lì,
dopo essere stato portato al pronto soccorso, sono stato scrupolosamente
visitato e dopo i dovuti accertamenti, vista la gravità della mia situazione, i
medici hanno ritenuto opportuno ricoverarmi. Il periodo di degenza è durato ben
due settimane e alla fine sono stato dimesso. Sfortunatamente però non mi sono
ristabilito completamente e sono tuttora costretto a fare delle visite di
accertamento presso l’ospedale di Livorno per il quale però nutro poca fiducia.
Personalmente ho trovato il personale medico dell’ospedale Galliera di Genova
molto attento, diligente, disponibile e gentile nei miei confronti; nel momento
del bisogno mi sono stati vicini e mi hanno aiutato molto a ristabilirmi.
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