dell'istituto Colombo di Livorno
A cura di Enrico Longarini
Foto di Giuseppe Bognanni |
Pina è una ragazzina di sedici anni che
soffre a causa di una voglia particolarmente vistosa che ha sul seno. I difetti
fisici, durante l’età adolescenziale, possono creare un forte imbarazzo nei
ragazzi e nelle ragazze ma dato che sono molto comuni, Pina come tanti altri
suoi coetanei, dovrebbe trovare il modo di reagire e combattere questo suo
timore: se assecondato infatti esso rischia di aggravarsi e portare a
situazioni di disagio ben peggiori come l’isolamento o problemi di natura
mentale. Pina teme di non riuscire più ad
essere percepita come “normale”, ma se riflettiamo attentamente un attimo forse
possiamo renderci conto che in fondo ognuno è normale a modo proprio. Il
problema sta nel fatto che la società d’oggi tende a creare dei canoni nei
quali rinchiudere le persone definendo così concetti quali “normalità” o
“bellezza”, conseguentemente il non rientrare in queste categorie porterà il
soggetto ad essere percepito come deviante e diverso e questo lo condurrà ad
un’inevitabile emarginazione. Tutti bene o male, almeno una volta
nella vita, siamo stati giudicati dagli altri, tuttavia indipendentemente dal
giudizio e nonostante la nostra consapevolezza nel sapere che chi non ha vissuto
quello che stiamo provando non potrà mai capire il nostro dolore, in certe
situazioni dovremmo chiedere aiuto a chi ci sta attorno: a coloro che ci vogliono
bene. Riguardo Montioni, dato che la nostra
classe ha già vissuto più volte negli anni scorsi questa esperienza, possiamo
sinceramente testimoniare come questa gita di pochi giorni , oltre ad essere un’ottima
occasione per rigenerarsi e rilassarsi, possa rivelarsi un mezzo per abbattere
le barriere del pregiudizio che circondano chi ha o ha avuto problemi di natura
mentale. Non è raro infatti che in città capiti di vedere le persone con cui abbiamo vissuto e di
fermarsi a parlare con loro; a volte ci siamo addirittura sentiti per
telefono!
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