Per il giorno 18 settembre l'Associazione Mediterraneo aveva programmato un'uscita del tutto particolare così di buona mattina siamo partiti per andare a visitare le
grotte conosciute come Antro del Corchia. Con i pulmini siamo arrivati fino in
cima all’ingresso della grotta ed essendo arrivati abbondantemente in anticipo
per la visita, non sapendo che fare, io, Enrico, Nicola e Marina ci siamo messi
a giocare a frisbee. Ad un certo punto però è arrivata la navetta dalla quale è
scesa una delle guide che non solo ci ha comunicato che non potevamo lasciare i
furgoni all’ingresso della grotta, ma anche che dovevamo tornare a valle a fare
i biglietti. Così, tornati in paese, fatti i biglietti ed una sosta al bagno,
siamo risaliti fino all’ingresso della grotta (stavolta con la navetta). Prima
di entrare la guida ci ha spiegato tutto quello che avremmo visto con i nostri
occhi, ma soprattutto ci ha annunciato che l’intero percorso della visita
contava ben 1800 scalini! In quel momento ho avuto una piccola crisi di panico,
ma poi mi sono detta: “dai Meri, vedrai che mettendocela tutta ce la farai come
tutti gli altri” e così ho fatto. Appena siamo entrati
all’interno delle grotte davanti a noi si è aperto un mondo meraviglioso
composto da stupende stalattiti modellate da piccole gocce di pioggia penetrate
nel terreno per centinaia e centinaia di anni. Vi erano poi dei laghetti
sotterranei, anche loro prodotti dalla pioggia penetrata nel terreno.
Dimenticavo di dirvi che le stalattiti mi hanno emozionato tantissimo e il loro
ricordo mi ha accompagnato per tutta la via del ritorno fino a casa dove, con
una grande gioia nel cuore, mi sono addormentata stanca ma felice.
fonte: http://www.antrocorchia.it/media_corchia.htm |
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