Alzarmi la mattina e non sapere chi sono,
Ondate di panico assaltano il mio corpo e martorizzano la mia
anima, il mio cuore,
cuore che batte veloce sino a farmi male.
Passo davanti ad uno specchio e mi guardo,
cerco
disperatamente nell’immagine riflessa qualcosa che mi faccia capire che sono
viva e dietro di me appoggiata sul mobile c’è qualcosa che alla fine mi fa
sorridere,
e allora mi volto lentamente mentre la mia mente esce dalla nebbia
che mi avvolge.
Sono viva e mi sento ad un tratto felice, di essere, di
esistere di vivere!
Su quel mobile c’è una grande farfalla di porcellana,
è bella
nella sua immobilità, ma per me è viva,
viva come lo sono io, pronta a spiccare
il volo per vivere ancora una giornata di vita.
Comunque essa sia, il dono della
Vita ogni giorno uguale e ogni giorno diversa
non sempre brutta, non sempre
bella ma solamente Vita!
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