venerdì 3 settembre 2021

Poesie e pensieri

vorrei uscire da dove sono adesso per andare a trovare i miei morti,

per respirare un pò d aria diversa...

per andare a comprarmi un gelato,

per andare a vedere una chiesa,

e lì pregare e confessarmi,

per andare a vedere la mia letteratura e la mia musica...

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sono l’indecisione,

sono incapace di muovermi,

a destra e a sinistra.

rendo gli uomini pigri

delle loro azioni,

e li rendo lenti

come ciuchi

o tartarughe.

mi guardo nello specchio

e mi dico...

sono io o un’altra persona...

l’uomo che conquisto,

lo rendo facile

ad andare avanti e indietro

senza poter decidere.

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io sono il tamburo,

e sono di pelle dura ,

tutto bianco in superficie,

appeso al collo mi suonano,

con mazza pesante.

mi fanno bum bum,

fino a farmi venire il mal di testa.

e mi battono, mi battono

per rendere solenni le musiche,

che produce la banda

per la via affollata,

di orecchi curiosi.

e io suono suono suono,

fino a farmi venire il mal di testa,

senza mai rompermi....

mi faccio male, è vero,

ma sono ligio al mio dovere,

di riprodurre musica cupa....

beh mi fanno martire,

del mio suonar dovere...


Pietro Di Vita

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