Qualche giorno fa ho trovato nella mail dell'associazione l'invito ad Hangar creativi e ho deciso di proporre al Presidente la partecipazione.
Non vi nego una certa emozione quando mi è stato proposto di partecipare in rappresentanza dell'Associazione, ed ho accettato con entusiasmo perché ho avuto la possibilità di ritrovare la vera me e le mie passioni.
Ho potuto infatti rivivere l'emozione di partecipare ad un convegno pubblico, tornare a scrivere, fare public relation, da sempre le mie passioni insieme a recitazione e spettacolo (in settimana ho avuto anche la possibilità di partecipare ad un provino per una serie diretta dal più volte premio Oscar Albert Cuaron).
Vi lascio immaginare quanto sono stata felice di ritrovare nell'armadio quel vestito elegante che non indossavo da quando, all'insorgere delle mie patologie, arrendendomi ai dolori, decisi di nascondermi quasi vergognandomi di mostrarmi sofferente.
Mi sono poi recata al luogo del convegno, un'ex stazione di autobus che era divenuto luogo di degrado e su cui è stato fatto un lavoro di recupero per restituirlo alla città come spazio espositivo; qui sono subito stata accolta calorosamente e accompagnata al posto riservatomi, cosa che mi ha fatto sentire importante e qui ho avuto modo di conoscere i presidenti di varie associazioni della città e di parlare della nostra associazione.
Successivamente ho ricevuto anche un caloroso saluto dal sindaco Salvetti che si ricordava di me ai tempi delle mie piccole collaborazioni con Tele Granducato e come allieva al suo corso di giornalismo; ho avuto così modo di raccontargli della nostra associazione, delle finalità di reinserimento dei nostri utenti anche attraverso lo sport e l'attività fisica ricevendo l'interessamento e la disponibilità dell'amministrazione a collaborazioni. E quindi ancora tanta emozione.
Poi il momento del taglio del nastro per l'inaugurazione dello spazio espositivo dedicato per l'occasione a STRABILIANTI, una collezione di scatti fotografici che ritraggono le storie appunto strabilianti di eccezionali sportivi paralimpici (Livorno è anche la città che ha "prodotto" più atleti medagliati alle paralimpici).
Scatti, immagini, storie di forza, determinazione, inclusione, riscatto, successo in risposta ai problemi che la vita può presentarti. Storie che motivano e rincuorano,
storie che mi hanno permesso di tornare a casa stanca, ma felice e soprattutto con la consapevolezza di poter essere di nuovo la vera me.
Mariangela Ghelli
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