lunedì 9 marzo 2015

La Pina

Pina: mamma non voglio più andare a scuola. Dì quello che vuoi, io non ci vado più.

Mamma: era meglio, ora lei non vuole più andare a scuola; come se io volessi smettere di fare la mamma.. ma si scherza? Te a scuola ci vai e ti pare anche il vero.

Pina: no no no no

Papà: dov’è il problema?

Pina: nessun problema, non ci voglio andare più punto e basta.

Mamma: hai capito la signorina..punto e basta… ma io ti spacco la testa così vedrai che ci vai meglio a scuola, t’entra meglio anche il casco.

Papà: per me non ci dici la verità. E tu mamma calmati, sei così brutta quando ti arrabbi.

Gino: io lo so perché Pina non vuole andare a scuola. Lo sanno tutti ormai.

Mamma: sanno cosa?

Gino: che ha una voglia zeppa di peli che le copre tutto il seno.

Pina: zitto!

Papà: e come l’hanno saputo?

Pina; mi ero confidata con Giulia, quella stronza.

Gino: a scuola la chiamano cinghialina.

Pina: t’ho detto di stare zitto.

Mamma: scusami per prima Pina, non immaginavo che fosse questo il problema.

Pina: mi guardano tutti e mi prendono in giro.

Gino: a dir la verità tra ragazzi fanno battute disgustose su cosa ci farebbero con tutti quei peli.

Schiaffo di Mamma, di papà e di Pina a Gino.

Gino: sarà meglio che me ne vada.

Mamma: non abbiamo mai affrontato il problema.

Papà: non era mai stato necessario finora.

Mamma: che facciamo?

Pina: io non so cosa farete voi, io di certo a scuola non ci metto più piede e se tanto mi dà tanto non esco nemmeno più di casa.

Papà: vieni qua piccola. Risolveremo insieme questa faccenda. E’ certo un bel casino, eh?

Pina: eh! Io mi sono sempre vergognata di questa cosa, ma fino adesso era solo una paura, adesso invece non ce la faccio ad affrontare il fatto che lo sanno tutti, mi faccio schifo.

Mamma: ora esageri.

Pina: ma cosa ne vuoi sapere tu, eh? Cosa ne sai come mi sento? Sono un mostro.

Papà: forse abbiamo aspettato troppo. Ormai per noi era diventata una cosa normale.

Pina: ecco bravo normale, io non sono normale e non lo sarò mai, quindi mi chiudo in casa.

Mamma: Sai, Pina, io sarò forse più cruda di papà, ma credi davvero che da ora in poi tutti ti gridino in faccia cose orribili, solo perché hai le puppine piene di peli?

Pina: sì.

Mamma: ti sbagli, ora è così perché è la novità e si sa come sono fatti i ragazzi, ma poi passerà, ti assicuro, questo non toglie che tu ci soffra, hai ragione.

Pina: e lo so che ho ragione.. ma anche se poi smetteranno ti prendermi in giro, resterò sempre una diversa.

Papà: ti fa tanto male sentire questo, eh stellina?

Pina: sì mi fa male papà, come potrebbe non farmi male? Ho 16 anni e vorrei sentirmi come tutte le altre ragazze della mia età, ed invece se mi guardo nuda allo specchio sembro più una scimmia…

Mamma: ora basta con questi discorsi, ognuno è quello che è. Ti devi far coraggio. Poi nessuno te l’ha mai vista, puoi sempre dire che non è vero.

Papà: mamma ma cosa dici?

Mamma: insomma in qualche modo dobbiamo reagire. Scordati che ti chiudi in casa. Sei sana, sei bella, non ti manca proprio nulla, dai retta a me.

Pina: ma anche con i ragazzi che mi piacciono.. è imbarazzante.

Papà: come i ragazzi che mi piacciono?

Pina: sì, insomma, mi vergogno a farmi toccare, perché sentirebbero i peli.

Mamma: indipendentemente dai peli, con i ragazzi vacci piano.

Papà: non so cosa dire.

Mamma: e comunque bella mia, scoprirai che gli uomini hanno i gusti più strani, troverai quelli a cui piacerà pure la tua voglia di peli o chi come noi non ci farà nemmeno più caso. La vita è un miracolo e bisogna lottare per viverla.

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