mercoledì 4 ottobre 2017

Anche la mia opinione conta

Di Luana Baldacci Lopez Callejon


02/10/2017
Abito in via Giuseppe Cambini nel quartiere Salviano nella città di Livorno e dietro il condominio dove abito scorre il rio Cigna, il piccolo fiume che vidi esondare dal mio balcone del secondo piano alle ore 4:35, il 10 di settembre, quando la “bomba d’acqua” si rovesciò sulla città massacrandola senza pietà; oltre alle abitazioni debilitate dall’immensa quantità di acqua ci furono ben otto vittime procurate dall’alluvione e ancora tante strade sono ancora sporche di fango che le rende anche sdrucciolevoli. Specialmente dove abito io, lungo la strada che costeggia il Cigna, è ancora molto evidente quel che la “bomba” ha fatto alla strada e alle abitazioni. Stamani alle sette sono scesa con il mio cane ed ho visto due grosse ruspe che ripulivano l’interno del rio dalle canne e cespugli molto alti e così ho guardato e finalmente ho visto il letto del Cigna. Rimane il fatto che sono rimasta perplessa mentre guardavo le ruspe al lavoro ed ho pensato che forse stavano facendo di buon grado quel che in effetti avrebbero dovuto fare un po’ di tempo prima dato che l’antico detto sostiene che “prima si fanno scappare i buoi e poi si chiudono le stalle” e così è da sempre, prima il danno e poi la parziale riparazione. Purtroppo ad oggi durante la ripulitura del rio Cigna tutti i rimasugli di sporcizia vengono scaricati in cima agli argini in modo che, se eventualmente arrivassero piogge abbondanti, tutto quel che era in fondo là ritornerebbe! Per il mio modesto parere si tratta di lavori fatti “alla carlona” senza il minimo criterio da parte di chi dovrebbe esserne competente, facendo fare agli operai addetti al lavoro, che dicono di ubbidire a ciò che è stato detto loro di fare, un lavoro pressoché sterile. 

03/10/2017
Oggi sono uscita come di consueto con il mio cane lungo la strada che costeggia il rio Cigna. Ho visto in piedi sull’argine tre persone, due uomini ed una donna, e a loro mi sono approssimata notando che vicino a loro vi era una vettura con la scritta “Bonificio dei terreni”. Ho così ripreso con la signora le mie opinioni su quello che stavano facendo ripetendo quello che avevo già espresso giorni prima e cioè che non si può pulire il dentro del rio e gettare il mucchio di spazzatura a ricoprire gli argini e debellarne il verde. Così sono stata rassicurata dalla signora che gli argini sarebbero stati ripuliti per bene e mi ha fatto assistere ad una sua telefonata verso un altro competente in materia trattando con lui quanto io avevo recriminato ed ottenendo una risposta affermativa in merito. Poi mi ha ringraziata dicendo che ero stata molto brava ad esporre così bene la questione anche se ero l’unica ad aver recriminato il giusto.
Foto: http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2017/09/12/news/e-lo-tsunami-dell-incuria-1.15843013

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