di Michele Cuchel
E’ stata un’esperienza molto bella, oltre ai posti tutti
interessanti, a me è rimasta dentro l’organizzazione dell’auto aiuto in quel
paese e soprattutto il fatto che la
nazione è omogenea nello sviluppare i progetti come questo dell’auto aiuto,
mentre in Italia da una città all’altra cambia tutto.
So bene che la nostra nazione è molto più giovane rispetto
al resto dell’Europa e forse per questo c’è molto più caos.
In Norvegia sembra tutto ben organizzato e le cose
che ci hanno spiegato sono tutte azioni ben strutturate, che paragonate alla
nostra instabilità mi fanno cambiare l'opinione che avevo prima di partire.
L'Italia è l’unico paese ad aver chiuso i manicomi, però in
realtà in molte città legano ancora e propongono l’elettroshock . La differenza
con la Norvegia è che là esistono ancora gli ospedali psichiatrici che possono
ospitare anche 100 pazienti, ma da quello che ho potuto capire da un ex utente,
i ricoveri durano più o meno come da noi: in più c’è il fatto che lui per
esempio ha potuto lavorare, ad esempio ora con l’università.
Comunque mi spiegherò meglio quando farò la sintesi
dell’intero corso che, in modo decisamente amichevole, i norvegesi ci hanno
offerto. Per adesso, per me in particolare, vorrei lasciare una piccola
speranza, per come mi sono sentito in questo viaggio, che mi ha fatto risentire
la voglia di esserci e di fare cose nuove.
Grazie
all’associazione Mediterraneo, che dio la tenga in gloria.
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