mercoledì 12 aprile 2017

Le mie esperienze nel CAT, Club Alcologici Territoriali

Di Riccardo Favilla

Perché frequento un Club

Spesso le persone mi chiedono perché dopo tanti anni continuo a frequentare il club. Tanti anni fa quando frequentavo il club non riuscivo a capire e a trovare uno scopo di frequentarli. Dicevo dentro di me che avevo problema perché secondo me lo avevano gli altri. Poi dentro di me iniziò una crescita. Frequentando le scuole conobbi persone che mi aiutarono nel cammino verso l'astinenza. Di errori ne ho fatti tanti, il piu grande è stato quello di non capire l'importanza di camminare con gli altri. Nel 1998 ho conosciuto una persona che è stata importante per il mio cammino, Giovanni Giovannetti. All' inizio non riuscivo a capire l'importanza dei suoi insegnamenti, poi morì lasciando un enorme vuoto; la sua fotografia è ancora appesa al muro del club. Ivo, Mara, Patrizia, Ornella, Michela ecc. mi hanno fatto capire cosa è l'amicizia nei club. Continuo a frequentare i club, perché lunedi è un giorno importante per me, un giorno magico dove posso parlare liberamente, essere amato e ascoltato. Per i nuovi l'inizio del cammino nel club è difficile, i primi mesi sono una lotta continua con se stessi, ma ce la farete come ce l'ho fatta io. Ornella è una  buona servitrice insegnante che sa ascoltare e lascia parlare tutti noi. Mara per me è come una sorella anche se nei 14 anni che ci conosciamo abbiamo litigato e fatto pace. Le scuole di primo secondo e terzo modulo sono importanti per la crescita delle famiglie dei club, anche se le ho frequentate varie volte vi scopro sempre cose nuove perché spiegate in maniera diversa. Vorrei ringraziare anche la mia famiglia, mio padre in modo speciale che mi è sempre stato accanto nel cammino che mi ha portato alla sobrietà. Frequentare il club non è pesante, anzi è meraviglioso ed è come essere in famiglia. Continuerò a frequentarlo e spero di dare il mio apporto come servitore-insegnante avendo frequentato il corso di sensibilizzazione per servitori insegnanti a Prato nel 2005. Spero un giorno di contraccambiare quello che mi avete dato.


Che cosa mi ha dato il club 

Il club tanti anni fa non lo conoscevo, la mia vita scorreva sempre uguale tra lavoro, quando lo trovavo, bar dove credevo che le persone fossero mie amiche e in famiglia dove le cose non andavano molto bene. Ventisei anni fa entrai nel club del dottor Marinari, lo frequentavo prima con mio padre e poi con la mia ex fidanzata. Il mio percorso procedeva con alti e bassi, smettevo di bere e ricominciavo. Quando il dottor Marinari mi dette l'Antabuse, i primi tempi avevo paura, ma arrivai a berci dietro e mi sentii molto male. Ricordo con piacere Giovanni, servitore-insegnante che mi prese per mano fino a farmi smettere di bere. A novembre, sono quindici anni e sono molto contento del risultato raggiunto. Il club mi ha dato molto, innanzitutto ho cambiato vita, ho smesso di bere ed ho trovato amici sinceri. Nel club posso dire quello che sento dentro di me. Tuttora a distanza di anni, il non frequentare il club mi fa stare male e non vedo l'ora che venga il lunedì. Ringrazio tutte quelle persone che mi sono state vicino durante il mio cammino.


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