Di Riccardo Favilla
Perché frequento un Club
Spesso le persone mi chiedono perché dopo tanti anni continuo a
frequentare il club. Tanti anni fa quando frequentavo il club non riuscivo a
capire e a trovare uno scopo di frequentarli. Dicevo dentro di me che avevo
problema perché secondo me lo avevano gli altri. Poi dentro di me iniziò una
crescita. Frequentando le scuole conobbi persone che mi aiutarono nel cammino
verso l'astinenza. Di errori ne ho fatti tanti, il piu grande è stato quello di
non capire l'importanza di camminare con gli altri. Nel 1998 ho conosciuto una
persona che è stata importante per il mio cammino, Giovanni Giovannetti. All'
inizio non riuscivo a capire l'importanza dei suoi insegnamenti, poi morì
lasciando un enorme vuoto; la sua fotografia è ancora appesa al muro del club.
Ivo, Mara, Patrizia, Ornella, Michela ecc. mi hanno fatto capire cosa è
l'amicizia nei club. Continuo a frequentare i club, perché lunedi è un giorno
importante per me, un giorno magico dove posso parlare liberamente, essere
amato e ascoltato. Per i nuovi l'inizio del cammino nel club è difficile, i
primi mesi sono una lotta continua con se stessi, ma ce la farete come ce l'ho
fatta io. Ornella è una buona servitrice
insegnante che sa ascoltare e lascia parlare tutti noi. Mara per me è come una
sorella anche se nei 14 anni che ci conosciamo abbiamo litigato e fatto pace.
Le scuole di primo secondo e terzo modulo sono importanti per la crescita delle
famiglie dei club, anche se le ho frequentate varie volte vi scopro sempre cose
nuove perché spiegate in maniera diversa. Vorrei ringraziare anche la mia
famiglia, mio padre in modo speciale che mi è sempre stato accanto nel cammino
che mi ha portato alla sobrietà. Frequentare il club non è pesante, anzi è
meraviglioso ed è come essere in famiglia. Continuerò a frequentarlo e spero di
dare il mio apporto come servitore-insegnante avendo frequentato il corso di
sensibilizzazione per servitori insegnanti a Prato nel 2005. Spero un giorno di
contraccambiare quello che mi avete dato.
Che cosa mi ha dato il club
Il club tanti anni fa non lo conoscevo, la mia vita scorreva sempre
uguale tra lavoro, quando lo trovavo, bar dove credevo che le persone fossero
mie amiche e in famiglia dove le cose non andavano molto bene. Ventisei anni fa
entrai nel club del dottor Marinari, lo frequentavo prima con mio padre e poi
con la mia ex fidanzata. Il mio percorso procedeva con alti e bassi, smettevo
di bere e ricominciavo. Quando il dottor Marinari mi dette l'Antabuse, i primi
tempi avevo paura, ma arrivai a berci dietro e mi sentii molto male. Ricordo
con piacere Giovanni, servitore-insegnante che mi prese per mano fino a farmi
smettere di bere. A novembre, sono quindici anni e sono molto contento del
risultato raggiunto. Il club mi ha dato molto, innanzitutto ho cambiato vita,
ho smesso di bere ed ho trovato amici sinceri. Nel club posso dire quello che
sento dentro di me. Tuttora a distanza di anni, il non frequentare il club mi
fa stare male e non vedo l'ora che venga il lunedì. Ringrazio tutte quelle
persone che mi sono state vicino durante il mio cammino.
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