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Una delle prime cose
che impariamo sulla realtà che ci circonda riguarda il fatto che essa sia
popolata da individui in tutto e per tutto diversi da noi. Oltre le evidenti
differenze fisiche, sono le esperienze, le attitudini, le capacità ed anche le
difficoltà che quotidianamente possiamo incontrare che costituiscono
quell’insieme di elementi che fanno sì che ognuno di noi sia un unico ed
irripetibile granello nell’intero universo. Queste differenze ci rendono
complementari, non dobbiamo infatti dimenticare che l’uomo è l’animale sociale
per eccellenza, ma anziché separarci e dividerci, queste nostre unicità devono
costituire lo spunto principale per una convivenza basata sulla collaborazione
e l’empatia. Ognuno di noi dunque traccia un proprio percorso, ha le proprie
aspirazioni e dentro di se spera e sogna, ma che succede quando le prove che la
vita ci pone davanti si trasformano in ostacoli insormontabili? Succede che il
nostro cammino riceve una battuta d’arresto, ci sentiamo abbandonati, lontani
dalla realtà e spesso incapaci di reagire; cadiamo vorticosamente in questo oscuro
abisso fino a quando tocchiamo il fondo e le tenebre ci avvolgono. Siamo soli. Poco
distante da noi però brilla una piccola, minuscola e quasi insignificante
fiammella, dobbiamo solo trovare la forza di alzarci e di raggiungerla. Essa ci
ricorda che, per quanto possiamo essere convinti del contrario, a questo mondo
non siamo soli e che potremo sempre trovare qualcuno disposto a donarci il suo
aiuto: amici, parenti e persino sconosciuti che hanno avuto le nostre stesse
esperienze. Tutti hanno diritto di stare bene e di sentirsi parte di qualcosa ed
è proprio questa l’idea che sta alla base dei progetti delle numerose associazioni
e organizzazioni che abbiamo deciso di intervistare durante la nostra ricerca. Tutte
quante, ognuno nel proprio settore e con le proprie modalità, perseguono lo
scopo di produrre “inclusione sociale” , ma che cosa significa impegnarsi a
combattere l’esclusione sociale? Per noi significa produrre benessere e aiutare
le persone a stare bene con se stesse e con gli altri; significa dare
l’opportunità alle persone di riappropriarsi della propria vita e della propria
identità, al di là di tutte le difficoltà con le quali possano aver avuto (o
avere ancora) a che fare. Inclusione sociale significa dunque superare insieme
disabilità, povertà, discriminazione e disinformazione perché ogni giorno non debba
rappresentare un ostacolo ma un’opportunità di conoscere il mondo che ci circonda
e di riscoprire se stessi. La nostra associazione ha sempre perseguito questi
obiettivi e negli anni ha attivato numerose iniziative e progetti, ma come già
precisato in precedenza, non dobbiamo dimenticare di non essere soli in questo cammino
ed è proprio da questa idea che è nata la volontà di condurre una ricerca che
coinvolgesse alcune di quelle associazioni ed organizzazioni che, come noi, si
impegnano ogni giorno a combattere l’esclusione sociale. Lo scopo della nostra
indagine, in parole povere, è quello di farci conoscere e di conoscere chi ci
sta attorno in modo tale da poter pensare a collaborazioni e magari progettare
iniziative condivise. Naturalmente il cammino potrà rivelarsi arduo e faticoso,
ma tutto ciò di cui avremo bisogno sarà non dimenticare quell’unica parola che
ogni giorno ci spingerà ad andare avanti: insieme.
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