mercoledì 31 maggio 2017

Cuore della Speranza: la mia esperienza nella casa-famiglia

Di Letizia Lettori

La speranza del nostro cuore è vicino alla nostra anima.
La speranza rimane anche quando perdiamo la nostra casa e le persone che ci amano. La possiamo trovare dove meno ce la aspettiamo, ad esempio in una casa-famiglia. Anche io vivo in una casa famiglia in cui mi trovo bene che si chiama Oami, a Livorno.
Quando parlo di casa-famiglia intendo dire che non si tratta di un istituto, ma, come dice il nome stesso, di una vera e propria casa dove tutti vengono trattatati con affetto e con amore anche se, come ogni casa, ci sono delle regole da rispettare. Qui ho conosciuto moltissime persone che alla fine sono diventate mie amiche; sono Rita, Vittoria, Ines, Debora, Pamela, Gianfranca, Simona, Samuele, Edo e Vittorio. La responsabile è sarda e si chiama Luisa Cambula e ci tratta tutte come sorelle. Io voglio bene a tutti; mi trovo benissimo in questa casa-famiglia in cui vivo e dove vengo trattata con generosità e bontà. Sì, qui mi sento a casa, mi sento come in una famiglia. Ci sono anche dei bravi infermieri e degli operatori gentili che cucinando stanno attenti alla nostra salute. Grazie alla responsabile tutte le mattine io, Rita, Pamela e Vittoria possiamo uscire da sole e questo dimostra la grande fiducia che l’istituto ripone nei nostri confronti.

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