giovedì 17 marzo 2016

Creiamo per crearci

Di Noemi Mariani

Partire da un concetto basilare come la conoscenza di noi stessi che si fonda sul principio di esperienza la quale basata esclusivamente sulla propria percezione; quindi ogni elemento appartenente alla propria sfera psichica è conseguenza di quello che si è. Conseguito ciò noi trasmettiamo noi stessi all’esterno  a ciò che ci cironda, quindi a cio che ci appartiene, e ci rende quel che si è. Come poter essere e appartenere ad una propria esistenza concettualmente “sana”?
Be… semplice! Creare e modellare, nel tempo, il proprio percepito per poter trasmettere, comunicando, l’esperienza all’esterno. Tale gioco tra input e output è maestosamente interessante. Essere e appartenere sono la medesima cosa, ciò che si concatena non ha né un inizio né una fine, solo un unico reciproco sostegno. La conclusione è semplice e automatica: creiamo per crearci….è cosi mediocre al tal punto da tramutare il concetto realistico in un ipotetico e lunatico sogno. L’animo confuso, l’animo debole hanno travisato i fedeli sensi:  la vista ormai sciatta, il tatto troppo tremante, il gusto confuso, l’udito lontano e quasi ormai perso, l’olfatto troppo troppo condizionato…. La condivisione è il mezzo di sopravvivenza pratico e fattibile per una adeguata esistenza.  


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