Di Michael Perini
A cura di Enrico Longarini
Spesso se ne
sente solo parlare mentre altre volte tutto è avvolto da un alone di mistero
che ci porta a distogliere lo sguardo, ma purtroppo chi vive sulla propria
pelle episodi di bullismo e di violenza non può semplicemente chiudere gli
occhi e far finta che sia soltanto un brutto incubo; io nella mia vita sono
stato vittima di violenza in un asilo di suore e di una associazione di
bambini.
Bisogna
stare attenti perché quando si parla di bullismo non ci riferiamo soltanto ad
isolati atti di prepotenza perpetrati nelle scuole, ma con esso si intende quel
comportamento violento che può portare a chi ne è vittima gravi danni sia
fisici che psichici.
Ricordo che
qualche tempo fa alcuni ragazzi del mio quartiere, dai sedici ai vent’anni, avevano preso l’abitudine a prendersi
ripetutamente gioco di me, sbeffeggiandomi e urlandomi contro parole dure e sprezzanti;
prendevano in giro me ed il mio cognome ed io non sapevo come difendermi. Ritengo
che i genitori di questi ragazzi non abbiano dato loro delle vere e proprie
regole e così facendo hanno fatto in maniera che diventassero persone incivili
senza il benché minimo senso del rispetto nei confronti degli altri. A quell’epoca
si trattava di veri e propri atti di bullismo nei confronti di persone più
deboli e forse un’educazione più severa non avrebbe fatto loro del male…
Fortunatamente col passare degli anni le cose sono cambiate e dato che non sono
una persona che porta rancore io e questi ragazzi alla fine siamo diventati
amici.
Gravi
episodi di violenza possono però essere perpetrati anche in quegli ambienti che
dovrebbero combattere il disagio e il malessere. Alcuni anni
fa frequentavo una colonia per ragazzi, un’associazione apparentemente corretta
ed onesta, ma che in realtà tiene dei comportamenti davvero spregevoli nei
confronti di coloro di cui dovrebbe prendersi cura: i bambini vengono
continuamente picchiati ed obbligati a svolgere faticose mansioni fuori città e
se si stancano rischiano di essere percossi e malmenati. La notte i ragazzi non
possono neanche alzarsi per andare in bagno perché rischiano di svegliare gli
educatori che anche in questo caso non esitano a mettere loro le mani addosso e
di conseguenza accade sovente che si ritrovino a bagnare e a sporcare il letto;
anche in questi casi gli “educatori” non
cessano di dare il meglio di sé ed obbligano i ragazzi a lavare le lenzuola la
mattina presto. Questa associazione dovrebbe chiudere al più presto i
battenti perché, oltre a commettere dei veri e propri reati, il rischio è
quello di provocare gravi traumi nei ragazzi e nei bambini che dovranno
scontarne le conseguenze per tutta la vita. Purtroppo l’associazione è tutt’ora
aperta perché nessuno conosce o si azzarda a divulgare le atroci violenze che
vengono commesse al suo interno e il manto di santità che avvolge questo luogo è
rimasto fino ad ora intatto: il solo pensiero che dei poveri angioletti
frequentino ancora questo inferno mi fa
stare male. Spero vivamente che questo mio messaggio arrivi alle orecchie di coloro
che possono adoperarsi per far chiudere questo luogo di atrocità e mi auguro che
questo mio sfogo possa essere d’aiuto a tutte le persone che come me hanno
vissuto esperienze di bullismo e di violenza: ricordate, non siete soli.
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