giovedì 2 marzo 2017

Il ricordo di mia madre

Di Meri Taccini

Ancora una notte senza dormire e ancora una volta guardo al passato che non è molto lontano. Il primo novembre del 1995 alle ore 21,45  mia mamma emanò l’ultimo respiro e fui io ad accorgermi che mia mamma non c’era più;  guardai i miei fratelli e dissi, fredda e impassibile: << Mamma ci ha lasciato>>. Loro scoppiarono in un  pianto dirotto mentre io non riuscii a versare neanche una  lacrima. Quando la mattina dopo andammo alla camera mortuaria le portammo i vestiti che le piacevano tanto ed entrando in quella stanza la vidi là immobile su quel marmo freddo. Riuscii soltanto a farle una carezza e poi, usciti, aspettammo che la conducessero in un’altra sala dove avremmo potuto iniziare la veglia. Ricordo che io, le mie sorelle e i miei fratelli stavamo lì con lei e sedute poco lontano c’erano due zie che io avrei voluto il più lontano possibile da noi. Ad un certo, durante la cerimonia, udii delle parole uscite dalle loro bocche, che mi fecero davvero arrabbiare così mi voltai e intimai loro di uscire. Entrambe sbigottite mi chiesero il motivo della mia reazione, ma questo non fece altro che alimentare la mia ira al punto da arrivare a cacciarle fuori dalla stanza. Il giorno dopo accompagnammo mia mamma  nel suo ultimo viaggio.  L’anno dopo non ho più resistito e sono scoppiata e dapprima ho iniziato con un forte esaurimento nervoso che mi ha portato ad  alternare forti stati depressivi e ansiosi a molti tentativi di suicidio. Solo dopo molti anni ho capito che con quei gesti avrei soltanto fatto stare male i miei fratelli e molto lentamente sono riuscita a tornare alla vita, ma portando sempre con me nel mio cuore la

MIA dolce e buona mamma


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