Di Virginia Gasperini
Mi trovavo
in una città fantastica con fiori e piante e nel bel mezzo di un prato fiorito
c’era una barca. Non so bene cosa ci facesse là, ricordo solo che a bordo c’eravamo
io e le mie due amiche più importanti; ad un certo un’ondata troppo forte colpì
la nostra imbarcazione e le mie amiche, che si trovavano sul bordo, rischiarono
seriamente di scivolare via. Io, non avendo equilibrio, mi gettai verso di loro
per salvarle ma, facendo così, fui io a scivolare. Improvvisamente arrivò
come un angelo che mi disse: << Arreggiti alla barca e vedrai che ce la
farai>>. Le mie amiche, rimaste nella barca, provarono a farmi salire
tirandomi su con entrambe le mani, ma nonostante il loro aiuto io continuavo a
cadere in mare. D’un tratto però sentii una spinta da dietro, come se qualcuno
alle mie spalle mi stesse aiutando a salire e alla fine riuscii nella mia
impresa. Sebbene fossimo su di una barca, non dimentichiamoci che ci trovavamo
in mezzo ad un prato... Qui scorgemmo un cervo che ci parlò e ci disse: <<
Dove siete dirette?>> ed io e le mie amiche rispondemmo: << Verso la terra ferma, che era un isola>>
e dopo Egli disse: << Vi ci porto io con una corda se a voi va bene>> così noi acconsentimmo e il cervo, mettendosi
la corda in bocca, la legò alla barca a motore e ci trainò fino ad un'isola
senza guerra. Anzi, gli abitanti che incontrammo, dei veri e propri animali parlanti, ci regalarono bellissime e colorate ghirlande di fiori come dono per il nostro arrivo perché
in quella terra non c'era mai entrato nessuno.
Nessun commento:
Posta un commento